Reggio Calabria. Lo sviluppo della Città Metropolitana passa anche dal turismo. Reggio è una città che sul turismo può e deve puntare, perché è una città di mare e, grazie alle condizioni climatiche favorevoli, può sfruttare per molti mesi l’anno questo vantaggio. Per questo motivo il sindacato di imprenditori turistico-balneari, ha voluto incontrare il candidato Sindaco Giuseppe Falcomatà. Il sindacato consta al suo interno di 60 associati tra Reggio Calabria e provincia, insieme hanno raccontato i problemi che affrontano durante la stagione turistica e le loro proposte in un’ottica futura per Reggio che si appresta a diventare Città Metropolitana. In città il problema principale è il divieto di balneazione, dovuto ai 36 scarichi abusivi a mare; il malfunzionamento dei depuratori che non riescono a coprire il fabbisogno della popolazione aumentata rispetto a quando sono stati realizzati i depuratori. «Crediamo nella Reggio città turistica e non solo per spot, ma perché è la sua vocazione naturale; – ha dichiarato il candidato Sindaco Falcomatà,- ma per poter realizzare ciò sono necessari dei passaggi intermedi: bisogna ritornare all’anno zero garantendo i servizi pubblici essenziali, quindi raccolta della spazzatura, illuminazione, manutenzione delle strade, tutto ciò che rende una città vivibile. La nostra disponibilità è massima, anzi è necessario un confronto continuo e costante con chi opera sul territorio».
Visita al rione Sant’Anna per il candidato Sindaco Giuseppe Falcomatà che insieme a Massimiliano La Camera (Lista La Svolta), hanno incontrato il rettore della chiesa, Mons. Antonio Morabito. Piazza Sant’Anna, realizzata pochi anni fa, versa oggi in uno stato di abbandono: giochi per bambini rotti, fontana guasta, assenza di illuminazione, pavimentazione saltata in quanto la piazza viene utilizzata come parcheggio. Unica piccola oasi verde, è un’aiuola perché curata dai cittadini del posto. Inoltre, a causa della mancata disinfestazione, la piazza risulta essere “abitata” da topi. Le richieste dei residenti, sono semplici e poche: la presenza di illuminazione, anche per renderla più sicura, panchine, giostrine per bambini, ma soprattutto maggiore controllo per evitare che si continui a parcheggiare. Dopo aver ascoltato le richieste, Giuseppe Falcomatà ha affermato «non sono opere straordinarie, ma sono cose che è dovere che l’amministrazione debba garantire. Il nostro impegno sarà massimo».