Brancaleone. All’Istituto comprensivo cittadino si parla di patologie neuorologiche

Antonella Borrello

Antonella Borrello

Brancaleone (Reggio Calabria). Screening di prevenzione sulle patologie neuorologiche presso l’Istituto Comprensivo di Brancaleone. Il Dirigente Scolastico, Antonella Borrello, sempre sensibile alle problematiche che interessano i suoi alunni, ha accolto nell’Aula Magna dell’Istituto un’équipe di specialisti della materia affinché spiegassero agli allievi quali potrebbero essere i rischi della loro crescita relativi alla deformità del rachide. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, tramite il Consigliere Pierpaolo Zavettieri, sempre presente e attivo non solo nella sua area di riferimento elettorale (Area Grecanica) ma in tutto il territorio della Provincia. Per questi motivi sono “saliti in cattedra” il dottor Stelitano Procopio, fisiokinesiterapista/post urologo e la dottoressa Stelitano Giuseppina, neurofisiopatola i quali, forti della loro preparazione professionale, hanno trasmesso agli alunni alcune notizie fondamentali da tenere presente nel corso della loro crescita. I due specialisti, servendosi delle slide, hanno fatto “vedere” agli alunni delle classi 1^A e 1^ B della scuola secondaria di primo grado quali potrebbero essere le criticità legate alla deformità della patologia della colonna(scoliosi, lordosi, cifosi, ecc.) da posture scorrette ed i benefici e carotaggi dello sport nell’età evolutiva. Per prevenire questi fenomeni, quindi, è stata fatta un’ampia descrizione dei benefici dell’attività sportiva e motoria, le patologie legate a carenza di attività sportiva, le patologie che nascono con atteggiamenti anatomico-funzionale sbagliati, la valutazione dei paramorfismi e dismorfismi della colonna in età evolutiva, la descrizione delle varie patologie muscolo- scheletriche e neurologiche del bambino, come prevenire e curare la patologie, gli sport e le cure consigliate per tipo di deficit. E’ sta una lezione ad alto livello molto gradita dagli alunni i quali si sono dimostrati molto interessati al problema ponendo ai relatori una serie di domande specifiche sui comportamenti da adottare. Infine, gli specialisti, hanno raccomandato agli allievi di praticare lo sport come mezzo di contrasto a questi fenomeni perché “lo sport è vita”. E’ compito della scuola,pertanto, come prima agenzia educatica, favorire e coordinare attività di educazione alla salute per sviluppare nel bambino un sano equilibrio psico-fisico e non concentrare solamente sulle materie curricoli, nell’arco temporale della giornata, l’azione educativa-didattica perché alla fine queste iniziative avranno una ricaduta positiva sul sistema scuola. Educare alla salute significa perciò promuovere il pieno sviluppo della personalità dell’intelligenza, dell’affettività, dell’integrazione sociale dei singoli alunni. Referente del progetto è stata la prof.ssa Margherita Nucera, docente di materie letterarie.

Agostino Belcastro

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