Reggio Calabria. Hanno chiesto di tornare al rito ordinario, Chiara Rizzo e Martino Politi, imputati insieme a Roberta Sacco nel processo con rito abbreviato che si sta celebrando dinnanzi al gup Adriana Trapani, scaturito dall’operazione Breakfast della Dia di Reggio Calabria condotta nel maggio scorso e che ha visto coinvolto anche l’ex ministro degli Interni Claudio Scajola. L’indagine nasce dai presunti tentativi di favorire la latitanza dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, latitante a Dubai dopo la condanna definitiva a 5 anni, recentemente ridotta a 3 anni dalla Cassazione, per concorso esterno in associazione mafiosa.
I difensori di Rizzo e Politi, rispettivamente gli avvocati Bonaventura Candido e Carlo Biondi per la moglie di Matacena, e l’avvocato Corrado Politi, hanno chiesto che il processo, iniziato col rito abbreviato, torni al rito ordinario, alla luce di motivi che i legali si sono riservati di rendere noti alla stampa domani. L’udienza è stata appena sospesa, il gup Adriana Trapani si è ritirata in camera di consiglio e dovrebbe annunciare la decisione fra un’ora circa.
Fabio Papalia