Lamezia Terme (Catanzaro). Dalle prime ore di stamane è in corso a Lamezia Terme l’esecuzione di un sequestro di beni a carico di A.S., 49enne lametino, in atto detenuto poiché colpito da misura custodiale in carcere nell’ambito dell’operazione di Polizia denominata “Tenaglia” portata a termine da personale del Commissariato di Lamezia Terme lo scorso 9 ottobre 2014. Nel corso dell’operazione furono eseguite misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari emesse dal GIP presso il Tribunale, nei confronti di 13 persone tutte ritenuti responsabili a vario titolo di: detenzione, vendita e trasporto di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana proveniente dall’Albania e successivamente trasportata in Puglia ed acquistata dal gruppo lametino per essere immessa sul mercato locale, droga sequestrata il 29 maggio 2014 dalla Polizia in Lamezia Terme ( 32Kg e mezzo).
Le indagini avevano consentito di individuare l’apporto fornito dagli indagati incaricati della mediazione tra gruppi criminali, del trasporto della droga nel ruolo di staffetta e corriere, nonché di individuare il luogo di custodia dello stupefacente in Lamezia Terme, un furgone parcheggiato in Capizzaglie,in via dei Tigli.
Gli indagati lametini devono altresì rispondere della coltivazione di due ampie piantagioni di canapa indiana sequestrate il 21 luglio ed il 22 agosto 2014, nel territorio di San Pietro a Maida, precisamente in località Guarna e Iannivecchio.
Dopo gli arresti le attività non si sono fermate e su disposizione della Procura di Lamezia Terme sono state effettuate indagini patrimoniali mirate dalle quali è risultato evidente che A.S. aveva la disponibilità di una villa di due piani fuori terra ed un seminterrato, finita in tutte le sue parti, con rifiniture di pregio e superficie di circa 500 mq., con corte formata da giardino con a dimora piante di pregio e orto, con annessa dependance.
L’immobile è dotato di recinzione con un muro in cemento armato lungo molte decine di metri con cancello scorrevole elettrico carrabile e pedonale, video sorvegliato. La proposta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme di sequestro anticipato ed in via d’urgenza è stata inoltrata al Tribunale di Catanzaro che ha disposto il sequestro dell’immobile.
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