Reggio Calabria. La carenza di ricettari a Reggio Calabria ha dell’assurdo e ci lascia alquanto basiti nel denunciare una situazione che è in netta violazione dell’articolo 32 comma 1 della nostra Carta Costituzionale in cui si evidenzia a chiare lettere che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Infatti, è parimenti grave ed inconcepibile quanto stanno denunciando numerosi medici di medicina generale che operano, quotidianamente, con impegno, abnegazione e sacrificio; medici che sono, di fatto, impossibilitati a svolgere l’attività prescrittiva tanto farmacologica quanto diagnostica perché mancano i ricettari ma soprattutto non si può tollerare che siano impedite le cure a coloro che non sono economicamente in grado di sostenere le spese per l’acquisto di qualunque tipo di farmaco o di esame diagnostico e strumentale. Non è concepibile, altresì, che, nel terzo millennio, quando la tecnologia ormai ha fatto passi da gigante, l’attività prescrittiva del medico di medicina generale, ma soprattutto il diritto alla salute del cittadino, siano compressi e compromessi, per la carenza degli ormai desueti ricettari rossi. In attesa che anche alle nostre latitudini si possa prescrivere attraverso la ricetta elettronica, non si può, di certo, tergiversare ancora sulla consegna dei ricettari e soprattutto non si può cincischiare sulla tutela della salute dei reggini che non sono certamente da considerarsi cittadini di serie B, ma hanno il sacrosanto diritto di essere curati e di non pagare i farmaci e gli esami diagnostici quando questi sono a carico, totale o parziale, del servizio sanitario nazionale. Condividiamo, pertanto, la posizione presa dalle sigle sindacali di categoria nonché l’esposto presentato alla Questura di Reggio Calabria, da due dei medici di base, iscritti al nostro Ordine, che si stanno trovando, loro malgrado, a combattere con questo problema di non poco conto, che, si badi bene, va avanti ormai da tempo. La competenza a rilasciare i ricettari è dei distretti delle Asp e quello che ha evidenziato le criticità maggiori, in tal senso, è quello di Reggio Nord. Tuttavia, considerato che la problematica si sta protraendo da qualche mese, è evidente che non si può più parlare di una carenza temporanea di ricettari ma di un vero e proprio problema che ha ripercussioni pesantissime sulla tutela della salute pubblica. A tal fine, l’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, dichiarandosi totalmente al fianco dei colleghi della medicina di base che stanno subendo questo inconcepibile disagio, ed ancor di più i rispettivi assistiti, provvederà a stilare un documento per ribadire a tutti gli organi competenti (Direzione Generale dell’Asp di Reggio Calabria, Assessorato generale della Sanità e Prefetto di Reggio Calabria) la gravità di questa incresciosa situazione, nell’interesse esclusivo della salute dei cittadini di Reggio Calabria.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more