‘Ndrangheta. Operazione Tnt 2: 8 arresti dei Carabinieri

Reggio Calabria. Nella notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 8 soggetti, alcuni dei quali a vario titolo riconducibili ad una cosca della città di Reggio Calabria. Le accuse, a vario titolo, sono di: associazione di tipo mafioso, detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, trasporto e cessione di esplosivo bellico del tipo “C-4” ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza emesso dalla DDA di Reggio Calabria, di alcune imprese (quote sociali, annesso patrimonio aziendale e conti correnti), numerosi immobili, beni mobili, autoveicoli e mezzi d’opera, Rapporti Bancari e Prodotti Finanziari, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro.
L’operazione è la naturale prosecuzione dell’operazione convenzionalmente denominata “TNT” dello scorso aprile 2014. Nel corso di questa seconda fase d’indagine alcuni dei soggetti arrestati corrispondono ad esponenti della cosca “Franco” di Reggio Calabria per conto dei quali era stato detenuto l’esplosivo sequestrato dai Carabinieri che per tipologia e confezionamento è stato attribuito a quello trasportato nella seconda guerra mondiale dalla “Laura C” una nave militare inabissatasi davanti alle acque reggine nel mar Jonio, il cui relitto è stato nel tempo oggetto di azioni di depredazione anche da parte della ‘ndrangheta per potenziare i suoi arsenali. Numerosi sono stati gli episodi e gli attentati in cui l’esplosivo in questione è risultato impiegato per il confezionamento di ordigni rudimentali utilizzati dalla criminalità organizzata.

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