Reggio Calabria. Anche in tempi passati ci si inventava di tutto per non andare a scuola. E per evitare di essere l’unico a “giocarsi” le lezioni, la strategia da sempre più gettonata era quella dell’assenza “massiva” dalle aule. I modi per ottenere l’effetto desiderato erano molteplici. Il più diffuso, ma anche il meno produttivo, era la telefonata che annunciava l’ennesimo allarme bomba. I più intellettuali, invece, tentavano di accreditare fra i compagni di classe l’adesione a fantomatiche manifestazioni di sciopero, ovviamente di carattere rigorosamente nazionale; anche in questo caso con scarsi risultati concreti. Altri scolari, per fortuna una minoranza, decidevano quindi di passare alle vie di fatto. C’era chi si “limitava” a versare la colla per bloccare le serrature dei lucchetti dei cancelli dell’istituto scolastico. C’era chi invece, da perfetto studente “del crimine”, concentrava il proprio operato nottetempo nei gabinetti, producendo danni ingenti e allagando le aule, che il giorno dopo diventavano effettivamente inutilizzabili. Risultato, un giorno di scuola in meno per tutti, una denuncia per atti vandalici in più contro ignoti.
Da allora le cose sono cambiate. Oggi gli studenti sui banchi di scuola maneggiano il telefono cellulare piuttosto che i libri di testo. Ed anche gli atti di sabotaggio hanno cambiato metodi e strumenti. Accade così che oggi sia circolato forsennatamente su whatsapp un falso annuncio del sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha tutta l’aria, a mio avviso, di un tentativo di “marinare” la scuola, piuttosto che un atto di sabotaggio politico. Che qualcuno sia così idiota da pensare che un’azione del genere avrebbe potuto danneggiare l’immagine del sindaco, questo sì sarebbe clamoroso.
Ad ogni modo si tratta, come mostriamo nella immagine allegata, di un falso messaggio che il sindaco avrebbe postato sulla sua bacheca di Facebook, in pratica un fotomontaggio. Il testo recita: “Vista la nota odierna della Protezione Civile, con cui si comunica la situazione di allerta meteorologica (CODICE ROSSO-Criticità Elevata) che interessa la nostra città, è disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale per domani, Lunedì 09/02/2015. Si invita la popolazione a rimanere a casa a causa di forti fenomeni meteorologici“.
Va da sé che si è scatenato il passaparola tra gli studenti, e il panico tra gli addetti ai lavori, i più accorti dei quali hanno assalito le utenze telefoniche del sindaco e della giunta per ottenere conferma o smentita alla notizia.
Una bufala certificata dal presidente del Consiglio Comunale, Demetrio Delfino, che proprio sul proprio profilo Facebook ha avvisato: “Attenzione il post che gira a nome del Sindaco sulla chiusura scuole di domani è UNA BUFALA!! Al momento non c’è nessuna ordinanza“.
E ancora, con un secondo post (il cui contenuto è stato postato anche dal primo cittadino, stavolta un messaggio autentico), ha ribadito: “Al momento non è stata diramata nessuna allerta meteo per domani. Sta girando un fotomontaggio assolutamente fasullo, i cui responsabili saranno perseguiti legalmente. Ripeto: AL MOMENTO NON È STATA DIRAMATA ALCUNA ALLERTA METEO. Eventuali comunicazioni saranno fornite sul sito ufficiale del Comune“.
Non ci stupiremmo se si scoprisse che tutto è nato per evitare un “compito in classe”, doppiamente odioso perché di lunedì mattina, obiettivamente, non è cosa. Sarebbe semmai il caso di spiegare agli autori della bufala, qualora fossero effettivamente studenti, che il loro gesto denota inventiva, capacità di sintesi, e viva intelligenza. Tutte doti che farebbero meglio a sfruttare applicandosi negli studi, perché il dramma della disoccupazione giovanile non è una bufala.
Fabio Papalia
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