Reggio Calabria. Prosegue, senza sosta, l’attività ispettiva sulla filiera ittica ad opera del personale militare della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Reggio Calabria per garantire la tutela del cittadino, quale consumatore finale, nonché l’intero patrimonio ittico nazionale. Nelle giornate di Venerdì e Sabato, nell’ambito di specifica attività volta al contrasto della pesca illegale, le unità navali della Guardia Costiera di Reggio Calabria unitamente a numerose pattuglie terrestri della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e Melito Porto Salvo, nel tratto di mare e litoraneo che si estende da Lazzaro (Comune di Motta San Giovanni) ai comuni di San Lorenzo e Condofuri, hanno posto in essere una massiccia attività di polizia giudiziaria, coordinata dal Reparto Operativo della Direzione Marittima di Reggio Calabria, nel corso della quale sono state poste sotto sequestro 3 reti del tipo sciabica da terra, attrezzo comunemente utilizzato, durante questo periodo dell’anno, per la cattura di novellame di sarda la cui cattura e commercializzazione è vietata da normative italiane e comunitarie. Nel corso dell’operazione, unitamente alla reti, sono stati anche sequestrati 6 kg. di novellame di sarda (c.d. “Bianchetto”) frutto illecito dell’attività illegale di pesca, che successivamente viene venduto, abusivamente, a circa 30 Euro al kg. sulle principiali piazze del mezzogiorno. E’ il caso di evidenziare che in precedenti controlli si è avuto modo di accertare l’esistenza di un importante traffico illecito di detto prodotto da e per la Sicilia dove, pare, ci sia una grossa richiesta da parte della popolazione spesso, ignara, del fatto che di tale specie, allo stato giovanile, ne sia vietato il consumo il trasposto e la detenzione. La pesca del novellame, più comunemente detto “bianchetto” è vietata ai sensi del regolamento comunitario nr. 1967/2006 e dal D.lgs. 04/2012, ed è stata bandita dalla Comunità europea perché considerata dannosa per la fauna marittima in quanto incidente negativamente sul ripopolamento ittico dei nostri mari.
I fatti sono stati, inoltre riferiti alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nella persona del pm. di turno Catananti. Nel corso dell’attività sono state, altresì, sequestrate due reti da posa del tipo ad imbrocco illecitamente utilizzate da un pescatore sportivo e nr. 5 nasse. Inoltre, ad un sub è stata sequestrata l’intera attrezzatura da pesca in quanto intento ad esercitare la pesca sportiva in apnea all’imboccatura del Porto di Reggio Calabria, tratto di mare particolarmente pescoso, ma interdetto a tale attività da ordinanza del Capo del Compartimento Marittimo che disciplina la sicurezza della navigazione. Sono state, pertanto, elevate le previste sanzioni amministrative per un ammontare di circa 15000 mila euro a carico dei responsabili. L’attività ispettiva proseguirà con controlli sempre più intensi su tutto il territorio regionale, allo scopo di contrastare il fenomeno della pesca illegale e della successiva immissione sul mercato dei prodotti di tale attività illecita a tutela del cittadino e delle risorse ittiche comunitarie.
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