Melito Porto Salvo. CISL FP: “L’ospedale Tiberio Evoli merita di essere rilanciato”

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). La CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria ha incontrato ieri i lavoratori del Presidio Ospedaliero “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo in un confronto teso a verificare e valutare le situazioni di grande difficoltà operativa prodotte dal processo di destrutturazione in atto dello stesso Nosocomio. E’ evidente che un’attuazione “monca” della riorganizzazione dettata dai DPGR 18/ 2010 e 106/2011, ha creato uno scompenso funzionale che necessita di immediati interventi volti a restituire alla cittadinanza un adeguato Servizio Sanitario, che tenga conto, oltre che delle esigenze di bilancio, anche e soprattutto degli effettivi bisogni di un territorio molto complesso ed articolato morfologicamente. La mancata approvazione di un Atto Aziendale non facilita certo la gestione dei relativi Servizi Sanitari, determinando nei fatti una confusione gestionale fra determinazioni di soppressione di Unità Operative, Servizi e posti letto già adottate e quelle che avrebbero dovuto disporre l’attivazione di nuovi Servizi, che invece non hanno mai visto la luce. Non è accettabile per un territorio esteso come quello dell’Area Grecanica subire chiusure, accorpamenti e ridimensionamenti strutturali, senza contestualmente avviare i nuovi Servizi previsti dai su citati DPGR, come per esempio quelli della Riabilitazione Generale e della Riabilitazione Cardiorespiratoria. Ma il caso più emblematico è rappresentato dalla chiusura del Punto Nascita del Tiberio Evoli, che per tanti anni ha rappresentato un’eccellenza, offrendo al territorio un Servizio fondamentale e di qualità. Oggi, le partorienti rischiano di dare alla luce i loro bambini su un’ambulanza (quando disponibile) in una corsa contro il tempo ( fra l’altro sulla pericolosa SS 106) verso il non tanto vicino Ospedale HUB di Reggio Calabria BMM. Anche la mancata previsione dell’ OBI è da criticare, in quanto costringe il personale sanitario, in caso di necessità, a tenere in osservazione il paziente nella struttura del Pronto Soccorso, con evidenti e notevoli ripercussioni sia in termini di ricettività dello stesso Pronto Soccorso sia in termini di gravi disagi causati al malato per l’inappropriatezza della sistemazione. Altra decisione non condivisa dalla CISL FP è quella di privare la cittadinanza prima del Reparto di Pediatria e successivamente, addirittura, anche del relativo Ambulatorio. Inaccettabile, se si considera che Melito Porto Salvo esprime un bisogno costante di assistenza pediatrica durante tutto l’anno, sia per la concentrazione nella cittadina della maggior parte delle scuole elementari, medie e superiori, sia per la vocazione turistica che assume nei mesi estivi, con un conseguente esponenziale aumento di popolazione, soprattutto di bambini. La situazione non migliora certo se si affronta il problema della carente dotazione strumentale. Mancano dai mezzi meccanici più semplici, quale (al momento) l’autoclave del Servizio di sterilizzazione della Sala Operatoria (che blocca ormai da una settimana qualsiasi attività chirurgica), alle attrezzature di ultima generazione, ormai indispensabili per una diagnostica puntuale ed appropriata, quali i supporti tecnici di radiologia. A peggiorare l’intera situazione concorre poi l’incapacità gestionale che comporta conseguenze incredibili, come il caso del mancato perfezionamento dell’iter di donazione di un iniettore del mezzo di contrasto della TAC, che rischia di dover essere restituito alla Ditta donatrice per mancanza dell’atto di accettazione. A questo punto sorge un legittimo dubbio: è una questione di incapacità gestionale o una strategia finalizzata ad impoverire ulteriormente il Tiberio Evoli? Dall’incontro è emersa un’unica e confortante verità: se ancora oggi il Tiberio Evoli “produce” salute di qualità e garantisce assistenza alla cittadinanza dell’Area Grecanica è esclusivo merito dei lavoratori e di tutti i professionisti della Sanità, che giorno dopo giorno riescono ad affrontare con grande competenza e senso del dovere le varie emergenze che si presentano. Senza mezzi, senza risorse, senza un servizio di sorveglianza e con organici ormai ridotti all’osso, somministrano cure e salute in tutto il territorio di competenza, costretti a fare da staffetta fra il P.O. melitese e l’Ospedale Hube di Reggio Calabria, dove sperano di arrivare in tempo per consegnare e salvare una vita umana. Il tutto senza ristoro in termini di valorizzazione ed incentivi professionali. La CISL FP è convinta che il PO di Melito Porto Salvo ha un potenziale che merita di essere rilanciato, valorizzando le professionalità interne e restituendo la giusta dignità all’intera struttura. E’ un preciso dovere delle competenti istituzioni restituire a questa popolazione il diritto di ricevere cure ed assistenza sanitaria sul proprio territorio.

Il Segretario Aziendale
Giovanni Tedesco

Il Segretario Generale
Luciana Giordano

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