‘Ndrangheta. La Polizia arresta Carmine De Stefano: deve scontare un residuo di pena di oltre 2 anni

Reggio Calabria. Nella giornata odierna, personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria (diretta dal primo dirigente Francesco Rattà e dal suo vice Fabio Catalano) ha tratto in arresto Carmine De Stefano, 47enne nato a Reggio Calabria, esponente di primissimo piano della omonima cosca di ‘ndrangheta, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Reggio Calabria che ha ordinato il ripristino di una precedente carcerazione per associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacenti. Per tali delitti, commessi da De Stefano tra la Calabria e Milano, nel periodo compreso tra la seconda metà degli anni Ottanta ed i primi anni Novanta, adesso, dovrà scontare un residuo pena di 2 anni, 9 mesi e 28 giorni di reclusione, determinati con ordinanza del 29.01.2015 della Corte di Assise e d’Appello di Reggio Calabria.
L’esponente della cosca De Stefano, figlio del defunto Paolo, capo indiscusso della ‘ndrangheta reggina, la cui uccisione, avvenuta nell’ottobre del 1985, scatenò la seconda guerra di mafia, in data 3 ottobre 1994 ha iniziato il suo periodo di latitanza, sottraendosi ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Milano per gli stessi delitti sopra indicati.
Successivamente, è stato rinviato a giudizio per i delitti di associazione mafiosa e duplice omicidio nel processo Olimpia che ha segnato una tappa storica nella lotta alla ‘ndrangheta reggina e condannato, con sentenza della Corte di Assise di Reggio Calabria del 19.01.1999, per il solo delitto di associazione mafiosa alla pena di anni 8 di reclusione, ridotti, in Appello, a 4 anni e 8 mesi di reclusione.
La latitanza di Carmine De Stefano, inserito nell’elenco stilato dal Ministero dell’Interno dei ricercati pericolosi, è terminata in data 8.12.2001, allorché personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria, a seguito di un blitz, lo ha catturato all’interno di un appartamento del popolare quartiere Arghillà di Reggio Calabria.
Carmine De Stefano era stato scarcerato, recentemente, in data 09.06.2014 per fine pena ed era stato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Reggio Calabria.
Adesso, la Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria, a seguito di vari ricorsi, anche per Cassazione, relativi all’applicazione dell’istituto del reato continuato, all’esito dei quali si è stabilito che De Stefano doveva scontare una pena rideterminata, per tre sentenze di condanna (Milano e Reggio Calabria), in 18 anni, 3 mesi e 14 giorni di reclusione e di interdizione perpetua dai pubblici uffici, ha disposto una nuova carcerazione dell’uomo, in virtù del calcolo tra quanto da lui finora scontato e la pena inflittagli.

Carmine De Stefano
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