Cosenza. Stanno operando da martedì scorso i sommozzatori del Terzo nucleo subacquei della Guardia Costiera di Messina, che imbarcati sulla motovedetta cp 2096 dipendente dal servizio operativo della Capitaneria di porto di Vibo, eseguiranno carotaggi dei fondali alle massime profondità consentite ai sub lungo la fascia costiera compresa tra Amantea e Tortora. L’attività è coordinata con apposita delega d’indagine dalla Procura della Repubblica di Paola, il cui procuratore capo, Bruno Giordano, ha richiesto alla Capitaneria di porto di Vibo di impiegare i sub della Guardia Costiera per verificare lo stato dei fondali e scongiurare eventuali presenze di materiali inquinanti.
L’attività investigativa nasce dalla notizia apparsa su alcuni siti di informazione on line, relativamente alla cattura, da parte di alcuni pescatori non professionali, di esemplari di tonno malformati. Da qui la richiesta del comandante della Capitaneria di porto di Vibo, alla Direzione marittima di Reggio Calabria, che l’ha inoltrata al Terzo reparto del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Immediato il dispositivo di impiego da parte del Terzo reparto del Comando generale di Roma che ha fatto intervenire con ordine di operazioni i sub del Terzo nucleo subacquei della Guardia Costiera di Messina sul litorale tirrenico cosentino per l’esecuzione dell’attività. I carotaggi eseguiti dai sommozzatori in quattro giorni, verranno consegnati all’Arpacal di Cosenza che li sottoporrà ad analisi. A bordo della motovedetta della Guardia Costiera, inoltre, durante le missioni sarà presente anche personale tecnico dell’ente regionale, che provvederà ad eseguire, altresì, campionamenti di acque di superficie e di profondità anche questi da sottoporre ad analisi. Nei prossimi giorni, saranno, altresì, presi campioni di prodotto ittico pescato e sbarcato dalle unità da pesca professionali nei porti del tirreno cosentino, che verrà analizzato per eventuali presenze di agenti inquinanti, ovvero eventuali malformazioni. Non sono mai stati consegnati, ad oggi, ai vari Comandi guardia costiera presenti lungo la fascia costiera tirrenico cosentina, campioni di prodotto ittico malformati. Ci vorranno circa due mesi per avere le risultanze delle attività di campionamento delle acque, dei fondali e del prodotto ittico sottoposto ad analisi.
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