La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, a seguito di una proposta avanzata dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un decreto di sequestro beni emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di Vitaliano Grillo Brancati, 55enne, nativo di Villa San Giovanni (RC).
Il proposto è stato tratto in arresto nell’operazione “Meta”, nella quale, nel giugno del 2010, con ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Reggio di Calabria, fu disposta l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di 42 persone, facendo luce sulle molteplici attività di alcune delle principali organizzazioni criminali attive nella città di Reggio Calabria e dell’immediato hinterland, tra le quali spiccava quella capeggiata dal noto Antonino Imerti cl’1948 e da Pasquale Buda cl’1956, egemone nel comprensorio dei comuni di Villa San Giovanni e Fiumara di Muro.
In tale contesto investigativo, Vitaliano Grillo Brancati era risultato il presunto collettore degli interessi economici della menzionata consorteria criminale nel settore delle vendite all’incanto conseguenti a procedure fallimentari. Grazie al suo operato, infatti, i referenti dell’organizzazione criminale indagata sarebbero riusciti a partecipare a due aste fallimentari celebratesi, negli anni 2005 e 2007, presso il Tribunale di Reggio Calabria, turbandone l’esito ed accaparrandosi la quasi totalità dei lotti all’incanto senza incontrare alcun rilancio e con esborsi relativi molto prossimi ai prezzi base dell’asta.
La Sezione Misure di Prevenzione così si è espressa, nel provvedimento odierno di sequestro, in merito alla posizione del Grillo: “il contesto indiziario sopra riassunto, valutati unitariamente i dati di fatto e gli elementi desumibili dalle conversazioni intercettate confluite nel processo Meta, è ampiamente idoneo a sostenere un giudizio di pericolosità qualificata del proposto ai
sensi dell’art. 4 comma 1 lett.a) del Dlgs 159/2011 per essere lo stesso indiziato di appartenenza alla ‘ndrangheta, nell’accezione valida nell’ambito del giudizio di prevenzione, con un ruolo determinante nella gestione concreta degli interessi della cosca legati al settore delle aste immobiliari attraverso l’attività professionale della moglie e l’apporto di un contributo determinante alla realizzazione del programma criminoso della cosca Imerti”.
L’attività di sequestro odierna ha consentito di acclarare le modalità di acquisizione dell’ingente patrimonio accumulato nel tempo dal Grillo, oltre ad una vistosa sproporzione tra i redditi dichiarati dal proposto e la consistenza di buona parte dei beni di cui il medesimo aveva la disponibilità, direttamente o a mezzo familiari.
Il patrimonio oggetto di sequestro, che ammonta complessivamente a circa 2 milioni di euro, è costituito in particolare da:
– 7 immobili, tra cui 6 appartamenti di pregio ed un locale adibito ad uso commerciale ubicati in via Marina di Villa San Giovanni;
– un’imbarcazione da diporto a motore, modello Alpa 39 Patriot, della lunghezza di circa 12 metri ;
– disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi valori, buoni postali ect) in corso di quantificazione.
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