Reggio Calabria. La Corte di Appello di Reggio Calabria, Gullino Presidente, in accoglimento dell’istanza avanzata dei legali di fiducia, avv. Marco Tullio Martino e avv. Armando Veneto, ha disposto la scarcerazione di Francesco Gattuso, disponendo per ragioni di salute, la sostituzione della misura del carcere con quella degli arresti domiciliari. L’anziano, considerato il gotha della ‘ndrangheta e condannato in primo grado a 16 anni di reclusione, ha lasciato il carcere di Milano Opera dove era ristretto in regime di 41 bis (proprio di recente i legali Martino e Veneto avevano discusso la proposta di applicazione avanzata per altri 2 anni di regime 41 bis). Dopo avere preso atto della incompatibilità delle sue condizioni di salute con il carcere, incompatibilità sancita sia dalle perizie di parte sia dalla consulenza tecnica d’ufficio disposta su incarico della Corte di Appello, e depositata nella giornata di mercoledì, la Corte ne ha disposto la scarcerazione, confermando una volta di più il principio ineludibile della “priorità del diritto alla salute su qualsivoglia esigenza cautelare”, posto che a causa delle condizioni fisiche in cui versava Gattuso, lo stesso, come acclarato da tutta la documentazione medica, dovesse sottoporsi ad accertamenti diagnostici e ricoveri in centri specializzati, incompatibili con il prosieguo della detenzione carceraria.
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