Reggio Calabria. La Corte di Appello di Reggio Calabria con una ordinanza interlocutoria letta direttamente in udienza, su sollecito dei legali presenti in aula (avv. Eugenio Minniti ed avv. Marco Tullio Martino) ha disposto lo stralcio della posizione di Primerano Giuseppe Antonio, giudicato dal CTU e dal CTP, incompatibile con il carcere ed incapace di stare utilmente in udienza.
In particolare i legali hanno evidenziato come il CTU nominato dalla stessa corte avesse concluso, come gia’ acclarato appunto dal consulente di parte prof. Zoccali, sull’ incompatibilità delle condizioni di salute dello stesso con la detenzione in carcere e sull’impossibilità per lui di partecipare utilmente al processo, significando altresì che la mancata pronuncia sulla sospensione o meno del processo avrebbe potuto comportare la nullità degli atti proprio con riferimento alla posizione dell’appellante Primerano, condannato in primo grado con la qualifica di capo promotore della locale di Fabrizia alla pena di anni 13 di reclusione. La Corte, dopo circa un’ora di camera di consiglio, ha disposto la sospensione del processo nei confronti di Primerano disponendone l’immediato stralcio, e riservando la decisione sulla concessione degli arresti domiciliari avanzata dai legali alla settimana prossima, allorquando giungerà il parere del medico penitenziario del carcere che per legge in casi del genere deve essere depositato agli atti. Intanto è stato ribadito in aula il parere favorevole della Procura Generale alla sostituzione della misura con altra più gradata.
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