Dentista arrestato dai Carabinieri per procurata evasione di un uomo sottoposto ai domiciliari

Reggio Calabria. Al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e condotte dai Carabinieri della Stazione di Catona, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria – rende noto un comunicato stampa della Procura trasmesso dai Carabinieri – ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Eugenio Leonardo 51enne reggino, odontoiatra, ritenuto presunto responsabile dei reati di procurata evasione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti il servizio di pubblica necessità, commessi con più azioni del medesimo disegno criminoso. Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Catona hanno accertato che il professionista nel periodo compreso tra la fine dell’anno 2013 e il giugno 2014, aveva rilasciato oltre 100 certificati medici attestanti la presenza presso il suo studio medico di un reggino sottoposto alla misura delle detenzione domiciliare, procurandone e agevolandone l’evasione.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del professionista è il proseguimento dell’attività d’indagine svolta dai medesimi militari, i quali, nel giugno 2014 avevano tratto in arresto in flagranza per evasione Mario Surace 53enne reggino, all’epoca dei fatti sottoposto al regime della detenzione domiciliare e autorizzato dal Tribunale di Sorveglianza a sottoporsi, all’occorrenza, a specifici trattamenti terapeutici, previa comunicazione alla Stazione di Catona e con onere di consegnare la certificazione medica attestante le cure ricevute.
Alla luce dell’eccessiva frequenza delle sedute presso lo studio medico, i militari hanno deciso di intraprendere specifica attività tesa a verificare l’effettiva corrispondenza dei movimenti effettuati dal Surace rispetto alla certificazione esibita. Pertanto, il 14 giugno 2014, i Carabinieri, nel corso di un’attività di osservazione e pedinamento, hanno constatato che il Surace, uscito di casa, anziché recarsi dal dentista, come preannunciato telefonicamente alla Stazione, si era recato presso l’esercizio commerciale, una rosticceria, di proprietà della moglie, ivi intrattenendosi dalle 9 alle 10 circa, quando, nel mentre lo stesso si accingeva a salire a bordo della sua automobile, veniva bloccato dai militari e tratto in arresto per il reato di evasione. Nella circostanza, il Surace, al fine di giustificare la sua condotta, aveva poi consegnato ai militari una certificazione medica – a firma dell’odierno arrestato – attestante che il “paziente” era stato visitato presso lo studio dalle 9 alle 12 dello stesso giorno. Successivamente, è stata avviata specifica attività coordinata dal Pubblico Ministero, Sostituto Procuratore Sara Amerio, finalizzata a svolgere ulteriori accertamenti – perizie calligrafiche, perquisizioni, assunzioni di testimonianze – tese a fare chiarezza sul ruolo svolto dal professionista a favore del Surace, tutt’oggi detenuto in carcere. Nel corso della perquisizione allo studio medico del Leonardo, i Carabinieri non hanno rinvenuto nessuna traccia (fatture, cartelle
cliniche, radiografie o altra documentazione attestante la patologia) della presenza, in qualità di cliente, del Surace. Una grafologa è stata nominata dal pm, con l’incarico di raccogliere il saggio grafico del dentista con il fine di verificarne la riferibilità allo stesso dei certificati sequestrati. Il professionista, rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Catona, è stato tratto in arresto e condotto presso la propria abitazione per ivi permanervi al regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.

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