Fondi Ue. Il commissario europeo Corina Cretu a Reggio apprezza l’accelerazione di Calabria, Sicilia e Campania: “Avanti tutta ma solo fino al 31 dicembre”

Reggio Calabria. “Grazie al piano di coesione sono stati fatti enormi progressi negli ultimi mesi, ma lo sforzo va raddoppiato per colmare il divario”. Così Corina Cretu, commissario europeo per la politica regionale, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a Reggio Calabria a Palazzo Campanella, sede del consiglio regionale, dopo l’incontro avuto con il ministro alle infrastrutture e ai trasporti Graziano Delrio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, e i presidenti delle regioni Calabria, Sicilia e Campania, rispettivamente Mario Oliverio, Rosario Crocetta e Stefano Caldoro.
L’incontro, ha spiegato la stessa Cretu, è servito per affrontare l’evoluzione dei programmi dei fondi europei. E’ stata la prima visita in Italia del commissario europeo, che ha voluto iniziare proprio dal Sud dell’Italia perché “conscia che i problemi delle regioni sono enormi”. “L’autorità italiana – ha detto ancora la commissaria di nazionalità rumena – ha deciso di intraprendere misure ulteriori per 4 piani d’azione, uno per ogni programma, l’obiettivi è utilizzare tutte le risorse disponibili”. Quanto alla data di scadenza, il commissario ha risposto alle domande dei giornalisti spiegando che “non è possibile chiedere deroghe, Slovenia, Bulgaria e Repubblica Ceca le hanno chieste, ma serviva un voto all’unanimità che non c’è stato, non si può superare il 31 dicembre”.
Nel periodo di programmazione 2014-2020, invece, l’Italia è la seconda maggiore beneficiaria, con 32,2 miliardi di euro, dopo la Polonia, con 12 fondi di sviluppo regionale su 28 in totale. Per le regioni meno sviluppate, ha detto ancora la Cretu, ossia per Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, sono stati destinati 22 miliardi “per colmare il divario tra Nord e Sud e focalizzare l’attenzione sul problema della disoccupazione, che nelle regioni del Sud ha un tasso molto elevato, del 50%”.
“Abbiamo accolto l’idea del ministro Delrio che ha parlato dell’istituzione di un’agenzia anticorruzione, poniamo attenzione a questi aspetti anche con gli organi europei ma ci affidiamo molto agli organi nazionali per i controlli”. Ha affermato Corina Cretu rispondendo alle domande dei giornalisti sul rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione dei fondi comunitari. “Siamo convinti – ha concluso Cretu sul punto – che la creazione di un’agenzia anticorruzione darà ottimi risultati”.

Il governo italiano rappresentato dal ministro Delrio e dal sottosegretario De Vincenti
“Il governo italiano non ha chiesto deroghe, non siamo il Paese delle proroghe”. Così il ministro Delrio ha replicato ai giornalisti sull’eventualità di una deroga oltre il 31 dicembre 2015 per i fondi comunitari relativi al periodo 2007-2013. “Nel 2015 – ha aggiunto il ministro – dobbiamo fare molto di più, se spendessimo tutte le risorse avremmo un incremento del Pil del 2 per cento. Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci con disciplina a fare il nostro dovere. Non chiediamo proroghe”.
“Le spese dei fondi non vanno usate per pagare stipendi”. Ha detto a bruciapelo il ministro. “L’Italia – ha aggiunto Delrio – avrà a disposizione 50 miliardi tra fondi europei ed econfinanziamento ma anche altri 50 miliardi che ha deciso di dedicare proprio a vincere la differenza tra infrastrutture che ci sono al Sud e al Nord. Infrastrutture non sono solo le grandi strade, ma sono le scuole, la cura del territorio, il dissesto idrogeologico. Abbiamo a disposizione degli strumenti finanziari molto importanti, vanno usati bene”. “Le spese dei fondi – ha proseguito il ministro – non vanno usate per pagare stipendi, vanno usate per costruire piazze, per abbellire le nostre città, per attrarre turisti, per migliorare le connessioni con i poli di attrazione turistica, per migliorare la connessione della nostra industria. E’ una grande occasione, stiamo cercando di sfruttarla in un quadro di programmazione unitaria con le regioni”. “I programmi 2007-2013 e 2014-2020 devono servire a colmare i gap infrastrutturali”. Questo l’obiettivo del ministro delle infrastrutture e trasporti. “Abbiamo già programmato – ha rivelato Delrio – interventi sulla rete infrastrutturale siciliana, quelli per la velocizzazione della linea adriatica e tirrenica, il potenziamento della linea merci Gioia Tauro-Taranto, nonché la manutenzione di tutta la rete autostradale. Ad esempio il 70% dei viadotti richiede una manutenzione straordinaria. Nel piano Anas 2 miliardi di euro sono destinati al Sud, il doppio di quanto è destinato al Nord. Abbiamo delle sfide molto forti come l’autostrada Salerno–Reggio Calabria, già completa all’80%”. “Attenzione – ha concluso il ministro – perché non ci sarà più un settennato così ricco”.
“La struttura di governance realizzata ci consentirà di continuare un lavoro impegnativo per completare la programmazione europea 2007-2013”. E’ quanto ha affermato Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “Questa mattina – ha proseguito De Vincenti – abbiamo lavorato con il commissario sulle criticità per il completamento della programmazione 2007-2013, mentre oggi pomeriggio lavoreremo sull’impostazione dei programmi 2014-2020. La cabina di regia dei fondi europei sarà importante per completare e gestire la programmazione, e in quella sede il ministro delle infrastrutture avrà un ruolo chiave”. “Le criticità – ha aggiunto il sottosegretario – sono state affrontate con spirito di consapevolezza, constatando anche i recuperi che abbiamo fatto, oggi siamo al 70% di utilizzo fondi in questione, solo 3 anni fa eravamo al 15%, una forte accelerazione è stata realizzata. Risultati importanti ma non ci bastano, vogliamo completare il programma 2007-2013 entro il 31 dicembre”. “Oggi – ha ribadito De Vincenti – abbiamo verificato la tabella di marcia, con forte spirito di collaborazione per cui sono molto grato a Corina Cretu che ci dà l’idea di una Unione Europea che vuole riprendere la strada della crescita e della creazione di posti di lavoro”.
“Il governo sta seguendo tutte le regioni che sono coinvolte nell’utilizzo dei fondi strutturali, l’approccio di una governance forte e condivisa riguarda tutte le regioni coinvolte”. Queste le rassicurazioni del sottosegretario. “Oggi – ha osservato – sono qui presenti tre regioni impegnate nel rimontare un ritardo e in cui in questi ultimi mesi si è verificata un’accelerazione fortissima. Stiamo verificando i successi non per sederci sugli allori, ma per continuare e concludere entro il 31 dicembre tutti i programmi. L’approccio – ha concluso De Vincenti – riguarda tutte le regioni”.

I tre governatori incassano l’euro-apprezzamento

“Sulle politiche di legalità non dobbiamo imparare da nessuno”. Questo il commento del presidente della giunta della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. “La legislazione nel nostro Paese – ha detto Crocetta – è una delle più severe, non è un problema di norme, ma di comportamento. Quando mi sono insediato nel 2012 ho revocato 35 finanziamenti a imprese perché non in regola con il possesso della documentazione. Siamo stati noi a denunciare e comunicare all’Europa che c’è stato un uso irregolare dei fondi nella formazione. Scrolliamoci l’idea che siamo sempre gli ultimi, che siamo quelli che devono imparare, che ci vuole qualcuno che venga da fuori a importare perfino la civiltà giuridica”. Quanto ai risultati della regione Sicilia sui fondi europei, Crocetta ha detto: “Noi eravamo tra le regioni che certificavano di meno in Europa, adesso in Sicilia siamo al 60% di certificato. Sono risultati importanti così come risultati importanti sono stati conseguiti in Calabria”.”In Sicilia – ha concluso Crocetta – in due anni abbiamo fatto quattro volte tanto rispetto agli ultimi cinque anni”.

“E’ stata un’utilissima riunione, ormai lavoriamo sempre insieme con la Commissione Europea, dobbiamo continuare a farlo”. E’ stato il commento del presidente della Giunta della Regione Campania, Stefano Caldoro. “Con le buone pratiche, le buone iniziative che abbiamo messo in campo – ha aggiunto Caldoro – abbiamo dimostrato che ora si spende con velocità e si spende bene, soprattutto negli ultimi tre anni è un dato già assodato. Continuiamo a lavorare con la Commissione Europea e col Governo – ha concluso il governatore campano – per affrontare la programmazione 2014-2020 con questo buon modello”.

“E’ stata una bella giornata che ci incoraggia ad andare avanti anche perché abbiamo da fare ancora un grande lavoro per recuperare fino all’ultimo euro della programmazione 2007-2013”. Così la sintesi del governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, subito dopo l’incontro con il commissario europeo Corina Cretu. “Abbiamo fatto un buon tratto di strada – ha aggiunto Oliverio – e su questo percorso siamo stati incoraggiati oggi, oltre che apprezzati”.

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