Operazione Bacinella 2. Cafiero De Raho: “Assenza strutture non è giustificazione per abolire 41bis, costruire carceri”

Reggio Calabria. “L’assenza di strutture non è una giustificazione per abolire il 41bis”. Lo ha detto il procuratore capo della DDA di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, rispondendo alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa tenuta oggi presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza in occasione della operazione Bacinella 2, che ha smantellato una organizzazione di ‘ndrangheta dedita all’usura. Anche questa indagine ha confermato come alcuni detenuti continuino, da dietro le sbarre, a impartire ordini all’esterno e gestire i propri loschi affari.
“Vanno costruite nuove carceri – ha aggiunto Cafiero De Raho – strutture idonee a contenere persone che riescono a tenere le redini dell’organizzazione anche dal 41bis e a gestire i loro interessi. Va pensato qualcosa di diverso e più restrittivo senza dimenticare la sentenza della Corte Costituzionale che sancisce che momenti di socialità non possono essere negati”.
Dello stesso identico avviso sul carcere duro anche il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, che ha ricordato come il bilanciamento di interessi compete al Legislatore il quale è chiamato a una scelta di fondo: “C’è chi chiede l’abolizione del 41 bis ma dobbiamo capire se dobbiamo far prevalere la tutela della gente o della gente che fa piangere la comunità”.

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