Reggio Calabria. Lo Sportello Trans di Reggio Calabria ed il comitato provinciale Arci Gay “I Due Mari” esprimono massima soddisfazione per la scelta dell’Ateneo di Messina di dotarsi del “doppio libretto universitario” per studenti trans e transgender. Il doppio libretto, infatti, rappresenta uno strumento utile ed efficace per gli studenti e le studentesse universitarie che scelgono di iniziare un percorso di transizione.
Cambiare sesso per un giovane spesso ha come conseguenza l’abbandono del percorso di studi perché diventa troppo difficile spiegare ad ogni professore perché alla foto del proprio documento non corrisponde più lo stesso volto, il nome è declinato al maschile anche se di fronte si ha una donna. La legge italiana infatti consente alle persone trans di cambiare il proprio nome anagrafico, in modo da adeguarlo all’identità psico-fisica e all’aspetto esteriore, solamente dopo la riattribuzione chirurgica del sesso, impedendo così a chi non l’ha ancora fatto o ancora non può farlo, di presentarsi nella società civile con dei documenti che rispecchino la propria identità di genere.
Altre università italiane già da tempo hanno adottato il cosiddetto “doppio libretto” in favore degli studenti transgender, prima fra tutte è l’università degli Studi di Torino e a seguire l’università di Bologna, Napoli, Padova, Milano, Pisa e molte altre hanno approvato questo provvedimento. Questi atenei permettono agli studenti “trans” di richiedere il cambiamento del proprio nome nel libretto e nei documenti universitari, per poter frequentare i corsi, rispondere agli appelli, sostenere gli esami, senza che la loro privacy venga costantemente violata. “Come Sportello Trans in questi mesi stiamo lavorando a stretto contatto con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che ospita la nostra sede per il servizio di accoglienza per persone trans, e con il Rettore Pasquale Catanoso per raggiungere questo traguardo anche nel nostro Ateneo. I nostri più sinceri complimenti vanno al rettore dell’università di Messina, Pietro Navarra, al garante degli studenti, Francesco Olivo e alla presidentessa del comitato Unico di Garanzia, Maria Antonella Cocchiara e a tutto il Senato Accademico che hanno dimostrato, con questa scelta encomiabile un importante segno di civiltà, di rispetto della dignità umana e di valorizzazione delle rispettive differenze”.
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