Reggio Calabria. Che sarebbe stata un’estate calda, sotto il profilo strutturale\organizativo, per Fip e Lnp lo si sapeva. Si sapeva anche che sarebbe stato difficile riuscire a colmare il gap fra le squadre di Gold e di Silver, che l’anno scorso non partecipavano ad un campionato “paritario” e che invece quest’anno vedranno i proprio gironi equipararsi. Era evidente anche che le richieste delle varie società, mosse da obiettivi completamente diversi e sorretti da budget ampiamente disuguali, sarebbero potute andare in direzioni contrastanti e difficilmente appianabili. Ed infatti, se da una parte si è parlato di “rivoluzione dei campionati”, dall’altra obiettivo, pare, principale della Fip sarebbe quello di non stravolgere le griglie della scorsa stagione e basare la propria strategia “compositiva” sulle classifiche dell’anno passato. Come riportato precedentemente da questa testata, l’idea più in auge è infatti quella di dividere il campionato in due gironi composti, il primo, dalle squadre di Gold più le prime quattro di Silver e la retrocessa dalla A, e il secondo con le squadre di Silver più le tre squadre di B e le ultime due di Gold, ipotesi sorretta anche dal presidente della Viola Reggio Calabria Giusva Branca che non vede, assieme a molte società meridionali, di buon occhio l’eventuale suddivisione per gironi “territoriali”.
Chi invece è di altro avviso sono le società settentrionali, in primis quelle lombarde ( Mantova, CasalPusterlengo, Legnano e Treviglio), che credono che un campionato pieno di “derby” possa portare più passione e, quindi, maggiori introiti commerciali in cassa e maggior risposta di pubblico. Il presidente di Legnano, Tajana, ed il numero 1 di Derthona invece vedono la soluzione in un girone alla NBA: “Due conference. Gare di andata e ritorno contro le squadre della propria conference, il resto delle partite contro le squadre dell’altra”.
Di parare simile ma differente nelle sfaccettature è il gm di Treviso, che in un’intervista rilasciata ai quotidiani veneti auspica la suddivisione in ben 4 giorni territoriali composti da 8 squadre, con una post season non territoriale composta dalle prime 4 di ogni girone.
A gettare acqua sul fuoco, e a far capire al pubblico qual è il reale stato della pianificazione, ci pensa il presidente della LNP Basciano, numero 1 di Trapani: “I campionati LNP sono organizzati dalla FIP. Quindi è chiaro che la FIP assume il ruolo di attore principale nel decidere le formule e le regole. Tra LNP e FIP esiste grande attenzione reciproca e collaborazione. E chiederemo di avere la formula definitiva in tempi rapidi. Ma, permettetemi di aggiungere, il problema oggi non è capire quali sono i ruoli di FIP o LNP: semmai capire, nel rispetto delle regole e dei parametri stabiliti, quante saranno le Società di A2 ammesse al prossimo campionato, in quanto in grado di offrire tutte le garanzie richieste”.
E con Recanati, Ravenna, Barcellona Pozzo di Gotto ancora in bilico, la Viola Reggio Calabria resta con le orecchie tese, perchè in caso di defezione nell'”eventuale” girone A sarebbe la prima ad essere ripescata. Ma tutto, come ribadiamo, è ancora da vedere.
William D’Alessandro