Reggio Calabria. “Voglio esprimere il mio compiacimento all’Arma, assume un particolare valore simbolico il fatto che questa operazione sia stata portata a termine nel giorno del loro anniversario”. Con queste parole il procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, ha commentato a Reggio Calabria, a margine della festa per il 201° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, l’operazione denominata Confine, che ha visto i Carabinieri impegnati stamani a eseguire a Rosarno 7 misure cautelari degli arresti domiciliari al termine di un’indagine contro il fenomeno del caporalato. “E’ un’operazione – ha aggiunto Sferlazza – che ha il merito di ricordarci i valori della solidarietà e dell’accoglienza, perché in un momento storico in cui questo esodo quasi biblico divide un po’ il Paese per molti profili, io penso pero’ che non dobbiamo mai dimenticare i nostri doveri di solidarietà e di accoglienza, e ricordarci che queste operazioni servono a reprimere un fenomeno di gravissimo sfruttamento che non fa onore al nostro Paese. Il fatto che l’Arma dei Carabinieri, con molti sacrifici, lavorando in condizioni veramente difficili, sia riuscita a disarticolare un’organizzazione per quanto piccola che però sfruttava il lavoro di questi nostri fratelli, credo sia un fatto che ci deve inorgoglire soprattutto perché il nostro Paese ha una legislazione che è ispirata a questi sentimenti di solidarietà. Il fatto stesso di prevedere una fattispecie particolare, il 603 bis, che punisce proprio queste forme di intermediazione parassitaria dello sfruttamento del lavoro, è un fatto che fa onore a una legislazione – ha concluso Sferlazza – che è ispirata a sentimenti di fraternità e di accoglienza”.
Nella foto: il procuratore Sferlazza con il capitano Francesco Cinnirella, comandante della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro