Catanzaro. Nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha notificato 5 avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari, disposte dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, a carico di:
- Giuliano Pesce 50enne nato a Venezia (ex ds della Ternana, collaboratore tecnico del Parma);
- Davide Matteini 33enne nato a Livorno (calciatore San Paolo Padova);
- Marcello Di Giuseppe 47enne nato a Teramo (direttore sportivo del Teramo);
- Luciano Campitelli 59enne nato a Canzano (TE) (presidente del Teramo);
- Marco Barghigiani 52enne nato a Livorno (direttore sportivo del Savona),
poiché ritenuti presunti responsabili dell’alterazione dell’incontro di calcio Savona-Teramo del 2 maggio 2015, valevole per il campionato di Lega Pro – Girone B. L’attenzione della Squadra Mobile di Catanzaro e del servizio Centrale Operativo si è concentrata sull’incontro tra il Savona e il Teramo, valevole per il campionato di Lega Pro, che lo scorso 2 maggio ha visto il Teramo vittorioso sul campo del Savona. La gara non è stata una partita come le altre, assegnando la vittoria del campionato al Teramo, con una giornata di anticipo rispetto alla chiusura del calendario. La squadra abruzzese ha festeggiato sul campo ligure la promozione nel campionato nazionale di serie B, tagliandone il traguardo per la prima volta nella sua storia.
Le indagini hanno portato alla luce come la dirigenza del Teramo Calcio avrebbe raggiunto tale risultato dando mandato a Ercole Di Nicola, direttore sportivo de L’Aquila e già indagato nell’operazione Dirty Soccer, affinché combinasse il risultato dell’incontro procurando la vittoria al Teramo. Di Nicola non sarebbe stato solo nel favorire il patto di combine tra le due squadre ma si sarebbe avvalso, sempre secondo l’impianto accusatorio, della collaborazione di altri professionisti del calcio, perché la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato nell’operazione Dirty Soccer, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il prezzo della combine sarebbe stato fissato in 30 mila euro che Campitelli e Di Giuseppe, il primo presidente e il secondo d.s. del Teramo, avrebbero versato per remunerare l’opera prestata dagli indagati ricompensandoli dell’alterazione della partita in favore del Teramo, con il conseguente ottenimento della promozione della compagine abruzzese nel campionato cadetto, con una giornata di anticipo. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.