Processo Onta. Confermate in Appello le condanne ai familiari di Maria Concetta Cacciola, scarcerato l’avvocato Pisani

Corte di Appello Reggio Calabria

Corte di Appello Reggio Calabria

Reggio Calabria. La Corte d’Appello di Reggio Calabria, Iside Russo presidente, ha emesso sentenza nel processo scaturito dall’indagine Onta, sulla presunta violenza ai danni della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, successivamente morta nell’agosto del 2011 per avere ingerito acido muriatico.
Secondo l’accusa la giovane sarebbe stata costretta ad abbandonare il programma di protezione e a ritrattare, con una registrazione falsa, le dichiarazioni rese agli inquirenti della DDA di Reggio Calabria, con l’aggravante dell’avere agevolato la cosca di ‘ndrangheta Bellocco.
La Corte d’Appello, accogliendo le richieste del pg Danilo Riva, ha confermato le pene inflitte lo scorso luglio dal gup Davide Lauro ai familiari della giovane, madre padre e fratello, Anna Rosalba Lazzaro, Michele e Giuseppe Cacciola, concedendo uno sconto di pena all’avvocato Vittorio Pisani, collaboratore di giustizia da circa un anno.
I giudici di appello hanno altresì applicato ai familiari della giovane la continuazione con un processo parallelo inerente lo stesso caso: per Michele Cacciola la pena complessiva così determinata è di 8 anni e 8 mesi di reclusione; per Giuseppe Cacciola è di 7 anni e 4 mesi di reclusione; per Anna Rosalba Lazzaro è di 5 anni e 6 mesi.
L’avvocato Pisani è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, con uno sconto rispetto ai 4 anni e 6 mesi inflitti in primo grado. Il legale, che fino ad oggi era ai domiciliari ed è stato scarcerato per ordine della Corte, ha visto riconosciute le attenuanti generiche che ne attestano l’attendibilità e il genuino pentimento.

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