Rimborsopoli. Operazione Erga Omnes, Fedele risponde alle domande: “Non erano fittizie le cene al ristorante di mio figlio”

Luigi Fedele

Luigi Fedele

Reggio Calabria. Si è tenuto oggi pomeriggio l’interrogatorio di garanzia dell’ex consigliere regionale Luigi Fedele, difeso dagli avvocati Francesco Albanese e Saraldo Infantino. Fedele, nella qualità di ex consigliere regionale ed ex capogruppo del Pdl, è stato sottoposto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e denominata Erga Omnes, sulla cosiddetta “rimborsopoli” dei gruppi consiliari del Consiglio regionale della Calabria e che vede indagati 26 ex consiglieri regionali.
Nelle oltre 3 ore di interrogatorio Fedele ha risposto a tutte le domande poste dal gip Olga Tarzia e dall’ufficio di Procura, rappresentato dal procuratore aggiunto Gaetano Paci e dal sostituto procuratore Matteo Centini. Fedele in particolare ha chiarito di non essere il protagonista di una cena a Montecarlo con due bottiglie di champagne, costata oltre 727 euro, bensì un altro consigliere regionale indagato.
Ancora, l’ex assessore regionale ai trasporti ha chiarito anche la vicenda delle spese presso il ristorante intestato a suo figlio, che secondo l’accusa sarebbero state cene fittizie. A questo proposito la difesa di Fedele ha depositato una documentazione indicando un elenco di oltre 80 nomi di persone che possono testimoniare non solo che le cene hanno avuto effettivamente luogo presso il ristorante del figlio, in Sant’Eufemia d’Aspromonte, ma anche che quei momenti conviviali erano finalizzati a raccogliere le richieste del territorio che poi lo stesso Fedele, in qualità di capogruppo, veicolava attraverso i consiglieri del gruppo Pdl.
Fedele ha chiarito anche la vicenda relativa alle spese contestate per i viaggi all’estero, i quali ha sostenuto l’ex consigliere regionale erano tutti legati ad attività istituzionale, la presenza negli Usa sarebbe stata legata alle celebrazioni del Columbus Day, anche la presenza a Londra sarebbe stata legata alla Fiera del Turismo internazionale che si teneva nella City. Attività istituzionale parimenti legata ai viaggi a Mosca e Berlino.
Quanto alla contestazione legata a una discreta somma di denaro che sarebbe stata prelevata in contanti e di cui secondo l’accusa non vi sarebbe alcuna traccia di giustificazione, i difensori si sono riservati di depositare tutte le fatture connesse che dimostrerebbero la copertura integrale di quella somma.
Da ultimo, riguardo alle contestazioni per l’acquisto di materiale informatico, come tablet e telefoni cellulari, Fedele ha spiegato che nel maggio 2012, quando cessò di essere capogruppo del Pdl in quanto nominato assessore regionale ai trasporti, tale materiale è stato interamente restituito presso l’ufficio competente del Consiglio regionale.

Fabio Papalia

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