Reggio Calabria. Si è tenuto questa mattina l’interrogatorio di garanzia dell’ex consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi, ex capogruppo Udc, difeso dagli avvocati Emanuele Genovese e Umberto Abate. Tripodi, raggiunto dalla misura cautelare del divieto di dimora in Calabria, è indagato nell’ambito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e denominata Erga Omnes, sulla cosiddetta “rimborsopoli” dei gruppi consiliari del Consiglio regionale della Calabria e che vede indagati 26 ex consiglieri regionali.
Tripodi, durante l’interrogatorio, durato un paio d’ore, ha risposto alle domande del gip Olga Tarzia e del pm Matteo Centini. In particolare Tripodi ha fornito le sue spiegazioni sulle spese contestate, riservandosi di produrre dettagliata documentazione. All’inizio dell’interrogatorio Tripodi ha osservato che all’inizio dell’indagine, quando la Guardia di Finanza gli chiese di produrre la documentazione inerente i rimborsi per il gruppo consiliare, consegnò le carte ai finanzieri immediatamente, senza alcuna preventiva verifica, dimostrando così, ha rimarcato Tripodi, di non opporre alcun atteggiamento dilatorio. Al termine dell’interrogatorio Tripodi si è detto sereno.
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