Reggio Calabria. “Il Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, è il terzo d’Italia nonostante vi siano solo 4 giudici che fanno un lavoro incredibile. C’è l’esigenza di un rafforzamento degli organici”. Così il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa tenuta in procura per illustrare la maxi confisca da oltre 150 milioni di euro eseguita da Dia e Carabinieri a carico del defunto Rocco Musolino.
“La mafia – ha aggiunto Cafiero De Raho – la si combatte anche con un numero di uomini adeguato alle esigenze del territorio, poiché su questo territorio abbiamo 40 anni di ritardo. Nonostante l’organico sembri adeguato al numero della popolazione, tuttavia rispetto alla diffusione della criminalità organizzata sul territorio, l’organico è assolutamente inadeguato”.
Sull’argomento è intervenuto anche il procuratore aggiunto Gaetano Paci, il quale ha osservato come i dati delle statistiche trimestrali evidenziano un incremento di 4 volte delle iscrizioni di prevenzioni, che nascono spesso dalle indagini della DDA.
Cafiero ha ricordato infatti come nel semestre dello scorso anno siano stati iscritti 41 procedimenti di prevenzione, mentre nello stesso semestre di quest’anno sono diventate 248 le iscrizioni, tutte frutto di indagini di prevenzione. Resta dunque ineludibile, per far sì che l’aggressione ai patrimoni illecitamente costituiti non resti solo uno slogan politico, l’esigenza di rimpolpare gli organici a tutti i livelli, compreso il Tribunale Sezione misure di prevenzione.
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