Reggio Calabria. Per chi ha sempre ascoltato quello “che passa il convento”, per quelli per cui la musica è un mero accompagnamento della doccia, della guida in macchina, per chi si “disturba” a prendere in mano uno strumento solo dietro lauto conguaglio, probabilmente quella di oggi sarà una giornata come un’altra.
Per chi invece la mattina si sveglia, e sente scorrere il brivido del rock’n roll e derivati per tutto l’arco della giornata, o per chi più pacatamente preferisce un bell’assolo di chitarra ad un suono sintetizzato, oggi è un giorno speciale, perché Reggio Calabria avrà finalmente, come pubblicizzato anche nei giorni scorsi, il proprio festival “underground” e indipendente, cosa che “ri-traccia” la città nella mappa della musica rock: il Mad Fest, organizzato dal collettivo (L)imitazione.
Nel suggestivo scenario della sede di Art Factory in via Aldo Moro si è svolta stamattina la conferenza stampa per la presentazione dell’evento, presieduto dal direttivo del collettivo . A rappresentare il gruppo Francesco Villari (cantante degli All my Friends are Dead e storica voce della musica indipendente reggina) e Giuseppe Porcino (chitarrista a tutto tondo con tantissima esperienza alle spalle, nel tempo libero avvocato, ora membro anch’egli degli All my Friends are Dead), oltre che a Giada Miscerù (artista proprietaria di Art Factory e membro del collettivo).
Forti emozioni per l’avvicinamento alla kermesse, il primo a prendere la parola è “Ciccio” Villari: “Siamo all’ultimo passo dopo un anno bellissimo che ci ha dato grandi soddisfazioni, puntellare un anno di attività con questo festival è un omaggio al grande lavoro svolto da tutti. E pensare che tutto era nato quasi come una risposta “anti” alla “moda” reggina delle cover band (suggellata l’estate scorsa dal Festival delle Cover Band, non proprio apprezzata dagli artisti indipendenti ndr), oggi come oggi siamo in grado di poter offrire alla città un diversivo dalla solita routine, una risposta accentuata a chi ogni giorno guarda fuori alla finestra ed esclama «Ma a Riggiu non c’è proprio nenti!». Tutto è stato svolto in “barba” alla solita politica del guadagno, sia da parte nostra che riguardo le band, che hanno accettato l’invito più per una questione puramente “identitaria” e di supporto alla scena piuttosto che per un lauto cachet. E’ stato molto importante confrontarsi, litigare, scambiare parole e parolacce. Il collettivo è cresciuto molto e grazie all’apporto di tutti è stato possibile dare seguito alle numerose date di quest’anno che hanno visto presente alle serate uno “zoccolo duro” di circa cento-centocinquanta persone. Molto importante anche per la nostra crescita personale è stata anche l’opportunità di potersi confrontare a Roma con esponenti nazionali del Mei (Movimenti Etichette Indipendenti), scambiando opinioni con chi sta da anni cercando di improntare un progetto “alternativo” musicale nella propria città d’appartenenza”.
Prende poi la parola Giuseppe Porcino: ” Questo evento dovrà essere anche motivo d’orgoglio e trampolino di lancio per le molte band reggine che si esibiranno sul palco accanto ai nomi “grossi” pur avendo rinunciato al proprio cachet. Qui oggi non si vuole solo fare spettacolo, ma si vuole essere portatori di alcuni significati e di alcuni valori. Il nostro collettivo è giovane e farà magari tanti errori, ma dagli errori si cresce. Il non avere una sede è stato trasformato da “problema” ad “arma in più” perché le nostre riunioni sono aperte e avvengono nelle piazze, quindi chiunque può avvicinarsi e manifestarci le proprie riserve, i propri consigli, le proprie critiche.”
Infine Giada Miscerù pone l’accento sullo spirito con cui il collettivo si appresta a svolgere questa giornata: “Creatività è la parola d’ordine, non esiste una tipologia di musica ma il contest sarà talmente variegato che chiunque potrà trovare pane per i suoi denti”.
I gruppi di scena sul palco saranno i Kutzo (presenti a San Remo e al Concerto del Primo Maggio, fra i tanti eventi), LeSigarette!!, i DuppyRockers col loro sound reggae, e i cosentini LaFine, surrogati nell’altro palco da tantissime band reggine come Biodegradabs, Amood Projects, Francesco Stilo Cagliostro e tanti altri.
E dunque non resta che munirsi di biglietto, (dice Villari: ” 5 euro è un prezzo quasi simbolico”) , approdare giorno 25 luglio al lido La Cruz di Saline Joniche, e rendersi conto di persona che, parafrasando Cavallo Pazzo, ” questo festival è truccato, vincerà il rock’n roll”.
William D’Alessandro