Reggio Calabria. Ieri, 31 luglio 2015, personale dell’Interpol ha curato il trasferimento dei 6 soggetti catturati a Malta il 22 luglio scorso in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso nei loro confronti, in quanto coinvolti nell’operazione Gambling.
In particolare, a seguito di concessione della autorità maltesi, i sei italiani sono stati trasferiti, a bordo di velivolo dell’Aeronautica Militare, dall’aeroporto di Malta a quello di Reggio Calabria, dove sono stati presi in consegna dai Carabinieri e dai Finanzieri dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria, che hanno provveduto alla notifica ai seguenti indagati dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere (n. 7497/14 RGNR DDA – n. 1690/15 RGGIP DDA – n. 26/2015 ROCCC) emessa in data 13.07.2015 dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria:
- Alessandro Ciaffi, 40enne nato a Roma;
- Mario Gennaro, 40enne nato a Reggio Calabria;
- Margherita Simona Giudetti, 35enne nata a Putignano (BA);
- Francesco Ripepi, 38enne nato a Reggio Calabria;
- Rocco Ripepi, 36enne nato a Reggio Calabria;
- Fortunato Stracuzzi, 38enne nato a Messina.
L’operazione “Gambling”, eseguita lo scorso 22 luglio, aveva dato un duro colpo al gioco illecito on line controllato dalla ’ndrangheta (ma non tutti gli indagati sono accusati di associazione mafiosa o di circostanza aggravante mafiosa). In particolare, erano state eseguite 28 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 13 misure cautelari degli arresti domiciliari e 6 misure cautelari non detentive (divieto di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), nonché il sequestro di 11 società estere, 45 imprese operanti sul territorio nazionale, 1500 punti commerciali, 82 siti nazionali e internazionali e innumerevoli immobili, il tutto per un valore stimato pari a circa 2 miliardi di euro.
Al termine delle formalità di rito, i Carabinieri e i Finanzieri dei Comandi Provinciali di Reggio Calabria hanno associato 5 arrestati presso la Casa Circondariale “Panzera” di Reggio Calabria, mentre Stracuzzi è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza in provincia di Messina.
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