Unitas Catholica. La Polizia sequestra i locali che ospitano i minori

Reggio Calabria. Nel pomeriggio di ieri, 31 luglio, personale della Divisione Anticrimine (diretto dal dottoressa Angela Rogges) della Questura di Reggio Calabria e della Polizia Provinciale (diretta dal comandante Domenico Crupi), su delega della locale Procura della Repubblica ha effettuato un sopralluogo presso gli immobili dove ha sede il Centro di Accoglienza per minori “Unitas Catholica”, ubicato in questo capoluogo, al fine di constatare eventuali condizioni di degrado.
Le relative operazioni, svolte con l’assistenza del personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica (diretto dal vice questore aggiunto Diego Trotta), della Sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura per i Minorenni di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria – Settore Welfare e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, hanno interessato tre corpi di fabbrica.
A seguito delle dovute verifiche, si è proceduto al sequestro preventivo di alcuni locali ubicati in due distinti fabbricati, dove sono state riscontrate pessime condizioni igienico-sanitarie e la carenza dei sistemi di prevenzione e sicurezza, necessari a garantire l’incolumità degli ospiti e del personale dipendente, come evidenziato dal competente personale dell’A.S.P..

In particolare, nel primo fabbricato sono state sequestrate le seguenti aree:

1) area posta al primo piano, di libero accesso, composta da un corridoio e quattro stanze, di cui due adibite a “sala di proiezione e sala giochi” e “sala barbiere e laboratorio di falegnameria”;
2) area posta al secondo piano, di libero acceso, composta da una grande stanza, in pessime condizioni, attraverso la quale si accede ad una terrazza, dove sono stati rinvenuti un divano fatiscente e una notevole quantità di materiale di risulta.

Nel secondo stabile, si è proceduto al sequestro dell’intero secondo piano, composto da una cucina e un soggiorno, una cappella e 14 stanze, di cui 6 adibite all’alloggio di 14 ragazzi extracomunitari (12 minori e 2 maggiorenni), lasciandone alla Fondazione Unitas Catholica la facoltà d’uso, nelle more che gli organismi competenti provvedano al collocamento dei ragazzi ospiti presso altre strutture.

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