Villa San Giovanni (Reggio Calabria). I Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni – rende noto un comunicato stampa dell’Arma che qui pubblichiamo integralmente – hanno messo a segno altri 4 arresti nel corso dell’ultima settimana, frutto della costante ed attiva presenza sul territorio.
In particolare, i militari della Stazione di Bagnara Calabra, hanno tratto in arresto:
Il 26 luglio scorso, P.R. di 22 anni, per violenza o minaccia a pubblico ufficiale, poiché nel corso di una perquisizione domiciliare, al fine di impedire ai militari operanti di effettuare un sequestro di armi bianche, avrebbe minacciato uno dei Carabinieri presenti mediante l’uso di un coltello multiuso. Nella circostanza, i militari hanno altresì sequestrato un considerevole numero di pugnali e armi bianche oltre a 2 “taser”, per la cui detenzione è obbligatoria la denuncia, e un frangivetro delle F.S.: pertanto il giovane è stato altresì denunciato per detenzione abusiva di armi e ricettazione. Il provvedimento precautelare è stato convalidato e il giovane è stato sottoposto all’obbligo di firma.- Il 27 luglio scorso, in esecuzione ad ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria, A.P. di 40 anni. L’uomo, come emerso dall’attività di indagine svolta dai Carabinieri di Bagnara Calabra, è stato ritenuto presunto responsabile dei reati di atti persecutori, violenza privata, furto con strappo, estorsione tentata, commessi in Bagnara Calabra tra il 30 giugno e il 25 luglio scorso nei confronti di una ragazza, alla quale era legato da una relazione sentimentale interrottasi poco tempo addietro.
I Carabinieri della Stazione di Santo Stefano in Aspromonte, invece, hanno, invece, tratto in arresto:
- Il 29 luglio scorso, G.S. di 45 anni, già sottoposto alla misura della libertà vigilata presso la Comunità Terapeutica “Cereso” di Sant’Alessio in Aspromonte, il quale è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria in attesa di essere sottoposto alla misura di sicurezza della “casa lavoro” a Vasto (CH).
- Il 30 luglio scorso, in esecuzione ordinanza per espiazione pena detentiva, M.C., di 43 anni, ritenuto responsabile dei reati di furto con destrezza, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative e falsità materiale commessa dal privato. Per tali ragioni l’uomo dovrà scontare la pena della reclusione di 5 mesi, in regime di detenzione domiciliare, presso la Comunità Terapeutica “Exodus” di Santo Stefano in Aspromonte.