Reggio Calabria. Ieri, domenica 9 agosto due unità navali della Direzione Marittima di Reggio Calabria sono state impegnate in un’attività di soccorso a favore di 220 migranti presenti a bordo di un motopesca a circa 106 miglia a sud-est di Capo Spartivento. Si è trattato di una operazione di soccorso particolarmente complessa in ragione delle precarie condizioni di galleggiamento del barcone e delle elevata distanza dalla costa.
La segnalazione è stata trasmessa dalla Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, alla Sala Operativa del 5° MRSC (Maritime Rescue Sub Center) di Reggio Calabria che ha disposto l’invio della motovedetta CP 326 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica e della motovedetta CP 321 della Capitaneria di porto di Crotone.
Le due unità, partite dai rispettivi porti, hanno raggiunto il barcone intorno alle ore 17:30, affiancandosi al pattugliatore di nazionalità croata “Mohrovicic” (facente parte del dispositivo aereonavale dell’operazione “Triton”) nel frattempo dirottato sul punto, congiuntamente alla Motonave Maersk Brooklin, dalla Centrale Operativa di Maricogecap per prestare la prima assistenza all’unità che, a causa dell’eccessivo numero di persone presenti a bordo, metteva a rischio la sicurezza dei suoi occupanti.
Proprio a causa delle precarie condizioni di stabilità del barcone, la MV CP 326 e la MV CP 321 hanno iniziato immediatamente le operazioni di imbarco dei migranti (di varia etnia, prevalentemente siriani, pakistani, e subsahariani) che successivamente sono stati trasbordati sul pattugliatore croato il quale, al termine delle operazioni ha proseguito la sua rotta verso il porto di Augusta.
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