Reggio Calabria. La preziosa sinergia a garanzia della legalità tra l’Arma dei Carabinieri e la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria – rende noto un comunicato stampa della Direzione Marittima – ha fatto emergere durante una attività congiunta di monitoraggio del territorio, che un soggetto, già denunciato lo scorso 27 luglio, per aver senza autorizzazione demaniale installato e realizzato uno stabilimento balneare in località Bolano di Catona e per la quale erano state sequestrate tutte le strutture abusive presenti, aveva nuovamente utilizzato le strutture fisse già oggetto di sequestro e posizionato nuove attrezzature occupando circa 350 mq con ombrelloni e sedie a sdraio.
L’indagato era stato autorizzato dal Tribunale di Reggio Calabria, giusta richiesta del proprio legale di fiducia, a rimuovere unicamente le strutture abusive sequestrate, ed in data 7 agosto erano stati rimossi i sigilli per l’esecuzione delle operazioni di smontaggio. In spregio alle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria invece, anziché procedere alla rimozione delle strutture aveva nuovamente utilizzato le stesse e posizionato gli ombrelloni e le sedie a sdraio nella spiaggia di Catona. I militari della Stazione Carabinieri di Catona e del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria lo hanno colto in flagranza di reato, procedendo nel contempo a riapporre i sigilli a tutte le strutture e ad redigere nuovo verbale di sequestro per le attrezzature posizionate in spiaggia. Gli atti di polizia giudiziaria sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica e al Tribunale di Reggio Calabria per le pertinenti valutazioni.
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