Crotone. Omicidio Pietro Scida, nigeriano fermato in Svizzera dalla Polizia

Crotone. È stato fermato in Svizzera il cittadino nigeriano Clement Ebuh, di 23 anni, ritenuto presunto autore dell’omicidio del crotonese Pietro Scida.

Era la sera del 12 agosto 2015 quando, a seguito di richiesta dei familiari che non ne avevano più notizie da un paio di giorni, è stato rinvenuto, all’interno dell’appartamento sito in via Ruffo n. 7, il cadavere di Pietro Scida, crotonese incensurato del 1966. Cruenta la scena che si è presentata agli uomini della Volante della Questura e dei Vigili del Fuoco di Crotone che, dopo avere aperto la porta dell’appartamento sito al terzo piano del civico 7 di via Ruffo, hanno trovato supino, con il volto coperto, il corpo dell’uomo, disteso su una pozza di sangue. Sul posto, pertanto, sono intervenuti gli investigatori della Squadra Mobile ed il personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, nonché il medico legale; acquisiti i primi elementi certi in base ai quali si poteva affermare con certezza che si trattava di un omicidio, veniva informato il P.M. di turno della Procura di Crotone che si portava immediatamente sul posto.
Si è potuto, così, verificare che lo Scida, dopo avere subito un’aggressione, era stato colpito al collo da due fendenti inferti verosimilmente da una persona a lui nota, anche in considerazione del fatto che non erano presenti segni di effrazione; peraltro, l’arma utilizzata, un coltello da cucina con manico nero e lama di circa 15 cm, era stata lasciata inserita nella gola della vittima.
Dopo l’aggressione, la parte superiore del corpo, che giaceva su una copiosa quantità di sangue, era stata coperta da più asciugamani e da una tovaglia da tavola. Acquisiti i primi elementi, sono state così avviate ininterrotte attività investigative, accertandosi che poco dopo il fatto delittuoso, un soggetto di colore era stato ripreso dalle telecamere dei circuiti di videosorveglianza presenti in prossimità dell’abitazione della vittima, mentre si dirigeva a passo veloce e portando con sé un borsone e un sacchetto verso il centro storico.
Il medesimo individuo è stato poi ripreso nell’atto di disfarsi della busta in plastica in un cassonetto dell’immondizia, per poi riprendere il cammino in direzione dei vicoli centrali di Crotone.
Seguendo i filmati delle telecamere, si è potuto meglio acquisire dettagli anatomici, nonché individuare con certezza gli indumenti indossati dall’extracomunitario che, tuttavia, si è dileguato nel centro città, in un quartiere popolato quasi esclusivamente da nigeriani. Le parallele attività di indagine, hanno consentito, comunque, di verificare che lo scorso mese di giugno, la vittima aveva avuto un litigio con un cittadino nigeriano, tale Clement Ebuh, di 23 anni, il quale aveva cercato insistentemente di accedere all’abitazione di Pietro Scida, con il quale intratteneva un rapporto di frequentazione.
A questo punto si è potuto effettivamente verificare come Clement Ebuh fosse il medesimo individuo ripreso dalle telecamere poco dopo la commissione del delitto. Inoltre, si è verificato che Ebuh, nella mattina di martedì 11 agosto, ossia quella successiva alla commissione dell’omicidio, si era recato presso una cooperativa sociale sita nel comune di Isola di Capo Rizzuto, presso la quale era titolare di alloggio in quanto richiedente protezione internazionale, per cambiarsi gli abiti ed allontanarsi senza farne più ritorno. La perquisizione esperita presso il posto letto dell’Ebuh ha consentito di recuperare, occultati tra il materasso e la rete del letto, la maglietta ed i bermuda indossati la sera dell’omicidio. Peraltro, l’analisi dei tabulati ha consentito di verificare come, proprio la sera del delitto, vi sia stato un contatto telefonico tra la vittima e l’indagato. Sulla scorta di ciò sono state ulteriormente accelerate le attività di ricerca del nigeriano che è risultato irreperibile nel crotonese. Tuttavia, una delle utenze in uso al medesimo ha agganciato il ponte sito a Como, proprio al confine con la Svizzera.
Nel frattempo, gli elementi di indagine sono stati raccolti in una corposa comunicazione notizia di reato della Squadra Mobile della Questura alla P.M. titolare del fascicolo di indagine che, valutati gli elementi rassegnati ha emesso un fermo di indiziato di delitto a carico di Clement Ebuh, chiedendo, altresì al gip di Crotone l’emissione di ordinanza di custodia cautelare.
Sono stati, pertanto, avviati una serie di accertamenti ulteriori tramite il Servizio Centrale Operativo, il Servizio di Polizia Scientifica ed la Divisione Sirene del Servizio per Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma, finalizzati al rintraccio di Clement Ebuh, nonché con la Squadra Mobile della Questura di Como, la quale è riuscita a verificare che, effettivamente, il ricercato aveva chiesto asilo presso una struttura di Chiasso (CH).
Tale sinergica attività tra uffici periferici e centrali della Polizia di Stato, nonché tra gli uffici giudiziari competenti ha consentito, nella giornata di ieri 18 agosto 2015, il rintraccio di Clement Ebuh a Chiasso, dove è stato fermato dalla Polizia del Cantone, in attesa della trasmissione degli atti giudiziari emessi dall’autorità giudiziaria di Crotone. Il nigeriano verrà, pertanto, trattenuto dalle autorità elvetiche in attesa che venga consegnato all’autorità giudiziaria italiana.

Clement Ebuh
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