Reggio Calabria. Preg.ma Redazione, Vi segnalo una triste e travagliata vicenda cominciata molti anni or sono riguardante un frammento storico reggino di pregio straordinario, ormai seppellito e dimenticato. Le famose “TRE FONTANE” (v. foto allegate) posizionate in via Reggio Campi accanto a Villa Nesci sono scomparse. Da oltre un mese è stata ri-cantierizzata per alcuni giorni l’area (terza volta in otto anni!) e poi ancora una volta abbandonata. Attualmente la fontana non si vede più, forse è rinchiusa dietro assi in legno marcio o forse no, chi può dirlo?
LA STORIA: La fontana era composta da quattro delfini in bronzo che componeva la “Fontana della pescheria” o “Fontana Nuova” forgiate a Roma tra il 1799 e l’inizio del 1800 da Mastro Fortunato Monti “per servizio della regia fontana della città”, istallata sulla via Marina di Reggio e distrutta malauguratamente dal terremoto del 1908. Recuperati i quattro delfini in bronzo, tre finirono a Reggio Campi e l’altro fu istallato a Piazza Castello, ma nel 2008 scomparve a causa di un “restauro urbanistico architettonico” (ancora oggi in atto, forse…). Nel febbraio 2011 a nulla valse una denuncia alla Procura della Repubblica da parte di un’ottantina di reggini, in quanto l’allora sindaco facente funzioni Giuseppe Raffa affermò che “La fontana si trova al sicuro nella sede comunale, ci attiveremo affinché essa, così come per tutti i beni di significativo interesse culturale e architettonico, trovi una degna sistemazione“. Sistemazione che ancora dopo 4 anni (!) non si vede. Nel dicembre 2010 l’Assessore ai LL. PP. Francesco Sarica inaugurò la struttura “Solar tree” (vedi foto all.) nello spiazzo antistante le Tre Fontane di via Reggio Campi, facendo sapere che tale struttura ad albero rappresentava “un’eccellenza” e che identiche strutture erano presenti a Monaco, a Milano e a Venezia. La “Solar tree” era un grande e insensato palo d’illuminazione, di pessimo gusto, a forma di “fiore” aperto in alluminio, in assoluto contrasto stilistico con le Tre Fontane, voluto dall’ex sindaco Scopelliti, scelta condivisa dall’allora sindaco facente funzione Giuseppe Raffa e dallo stesso Franco Sarica. La storia dice che – tuttavia – alcuni mesi dopo l’antipatico e assurdo “Solar tree” venne eliminato per ri-cantierizzare l’area, a completamento dell’ultimo tratto del Tapis Roulant e dell’adeguamento progettuale previsto. Naturalmente denaro sprecato.
I PROBLEMI CONTINUANO… Il traffico automobilistico in via Reggio Campi all’altezza di questo insensato cantiere perenne, attualmente è regolato da due piccoli semafori mobili (vedi foto all.) che naturalmente provocano disagi e file interminabili di auto e autobus dell’Atam (sempre più grandi e sempre più vuoti). Nessuno ha pianificato questo evento, nessuno ha previsto che almeno per il periodo dei lavori di cantierizzazione sarebbe stato provvidenziale far circolare in via Reggio Campi piccoli autobus al posto degli attuali grandi e smisurati, considerato che le scuole sono chiuse e che ogni corsa trasporta solo pochi anziani passeggeri. Tra qualche giorno riapriranno le scuole. Da molte settimane, inoltre, nell’area delle Tre Fontane l’illuminazione pubblica rimane perennemente accesa giorno e notte (vedi foto all.).
Nuovi sindaci, nuovi amministratori, di destra, di sinistra, di centro, ma la storia non cambierà mai e i soliti tristi eventi reggini rimarranno scolpiti nella memoria di chi sfortunatamente resta qui.
Lettera firmata