Reggio Calabria. Rullano i tamburi per le vie di Reggio ad annunciare il ritorno de “Il Gigante e la Gigantessa”. Due statue alte di cartapesta con le loro vesti di elegante raso di sgargianti colori vengono portate a spalla, grazie ad un telaio che li sorregge, da alcune persone che, singolarmente, li alzano dal terreno rendendole ancora più alte e spettacolari.
Due figure, quelle di Mata (Marta) e Grifone, che dalle tante leggende raccontate, pare abbiano origine nel primo millennio quando il Moro tiranno sbarcando in Sicilia per depredarla incontrò la bella cristiana innamorandosene. Dopo la conversione e il pentimento degli atti crudeli commessi, il Gigante riuscì a conquistare il cuore della bella Mata sposandola. Un amore lungo secoli che viene ancora oggi mostrato per le vie di molte città attraverso una danza di corteggiamento accompagnata da rullanti tamburi. Una scena che sovente impressiona i bimbi per l’aspetto imponente delle due statue ma anche per il rullio assordante delle grancasse.
Riecheggiano per le strade della città dunque questi strumenti in occasione della festa dedicata alla Madonna della Consolazione che si celebra in città nel mese di settembre. Tornano a ballare Mata e Grifone tra le vie della città mentre la gente dai balconi, in segno di augurio, lancia piccole offerte omaggiando il passaggio dei musicanti mentre con devozione aspettano il momento più atteso della celebrazione della vera Festa, quella religiosa, dedicata alla Madonna della Consolazione Consolatrice e Protettrice dei reggini.
Guglielmo Rizzica