Reggio Calabria. Occorrerà un nuovo processo per fare luce sull’omicidio di Eduardo Bruciafreddo, il ventottenne ucciso a colpi di pistola il 3 agosto 2010 nel rione Ravagnese di Reggio Calabria. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti annullato con rinvio la sentenza di condanna all’ergastolo inflitta ad Antonino Perla dalla Corte di assise di appello di Reggio Calabria, condividendo integralmente le argomentazioni dei difensori di fiducia dell’imputato, avvocati Nico D’Ascola, Carlo Morace ed Ettore Squillaci. I difensori di parte civile erano gli avvocati Rosaria Giuffrè e Anna Iaria. Il delitto di Eduardo Bruciafreddo risale alla notte del 3 agosto 2010. L’intero impianto accusatorio si regge sulle dichiarazioni del fratello del giovane ucciso, Maurizio Bruciafreddo, presente nell’appartamento di via Abate Sant’Elia la sera del delitto. Dopo una iniziale fase di reticenza, costui ha infatti indicato l’autore dell’azione di fuoco in Antonino Perla, con affermazioni, secondo la difesa di Perla, rimaste tuttavia prive di effettivo riscontro all’esito dei giudizi di merito.
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