Reggio Calabria. Il Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, proporrà, in questi giorni, ai competenti uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza di Roma, due Poliziotti, marito e moglie, per l’attribuzione di un adeguato riconoscimento a seguito di un arresto in flagranza effettuato, a Reggio Calabria, da entrambi mentre erano liberi dal servizio ed in compagnia dei propri figli. I fatti si riferiscono allo scorso 7 agosto, allorquando, nel tardo pomeriggio, a Reggio Calabria, sul centralissimo Corso Garibaldi, i due, marito e moglie – l’uno, in servizio presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la “Calabria” di Reggio Calabria, l’altra, in servizio presso la Squadra Mobile – assieme ai loro due figli piccoli, passeggiano, entrambi liberi dal servizio, intenti a fare dello shopping. All’improvviso, il Poliziotto della “Scientifica” nota un giovane darsi a precipitosa fuga dall’elegante negozio “Emporio Armani” ubicato proprio sul centralissimo Corso Garibaldi.
Intuito che potesse trattarsi di un reato appena consumato dal giovane sconosciuto, egli, con sprezzo del pericolo e tempismo d’intervento, si lancia all’inseguimento dell’individuo intimandogli l'”Alt Polizia” con la placca identificativa ma il giovane, vistosi inseguito, tenta di dileguarsi tra la folla.
Inutilmente, visto che il Poliziotto, dopo pochi metri, lo blocca anche con l’aiuto della propria consorte, Poliziotto anch’essa, in servizio presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria. Dopo pochi istanti sopraggiunge il titolare dell’esercizio commerciale che conferma i sospetti: poco prima lo sconosciuto aveva sottratto due costosi orologi “Armani” profittando di un attimo di distrazione del personale addetto alla vigilanza e si era, appunto, dato alla fuga.
Lo sconosciuto viene identificato – dagli Operatori della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, frattanto accorsi in ausilio dei due Poliziotti che hanno operato l’arresto – per Alin Ionut Bunea, 23enne domiciliato a Reggio Calabria. Sottoposto a perquisizione personale sul posto, il romeno viene trovato in possesso dei due orologi sottratti pochi istanti prima e, quindi, dichiarato in arresto per furto aggravato.
L’intera operazione diviene oggetto di sincere manifestazioni di apprezzamento dei tanti cittadini presenti con scene di giubilo ed applausi a scena aperta. I figli dei due Poliziotti erano stati per qualche minuti affidati e sorvegliati da quegli stessi cittadini lì presenti che, di lì a poco, avrebbero visibilmente manifestato ” a scena aperta” tutto il loro apprezzamento per lo sprezzo del pericolo, la freddezza, la tempestività ed il sangue freddo dimostrati nell’occasione da marito e moglie Poliziotti.
Il cittadino rumeno, sprovvisto di documenti, viene accompagnato presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica dove viene sottoposto a rilievi fotosegnaletici dai quali si appura che egli fosse stato già stato fotosegnalato con il nome di Alexandro Bordeanu, alias con il quale risultava in banca dati un allontanamento ex art.21 DGLS 30/2007 notificatogli dalla Prefettura di Roma. Il titolare del negozio, commerciante molto noto in Città, sporge denuncia per l’accaduto e rientra in possesso degli orologi di sua proprietà che gli vengono restituiti dagli Operatori della Polizia di Stato.
Per l’attaccamento al servizio, per l’altissimo senso del dovere e lo sprezzo del pericolo, per la pericolosità che ha caratterizzato l’operazione conclusasi con l’arresto del presunto ladro e il recupero della refurtiva, il Questore della Provincia di Reggio Calabria, proporrà i coniugi poliziotti per un adeguato riconoscimento.
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