La tecnologia dei pneumatici progredisce con grande velocità, ecco la TOP TEN delle novità più rilevanti.
Nel mondo dei pneumatici la tecnologia è in continua e rapida evoluzione e interessa sia i processi produttivi che le caratteristiche del prodotto, lo scopo è rendere la vita dei conducenti sempre più sicura e confortevole. Assieme a http://www.gomme-auto.it/, portale specializzato nella vendita di pneumatici online, abbiamo stilato una classifica delle invenzioni più interessanti e prossime ad impattare la vita di noi automobilisti di tutti i giorni.
I pneumatici run-flat sono la grande novità degli ultimi anni, essi consentono di viaggiare anche quando la gomma è sgonfia (per esempio a causa di una foratura), quindi non è necessario fermarsi per la sostituzione del pneumatico, operazione che oltre ad essere “antipatica” spesso è anche molto pericolosa. Inoltre ottimizza i consumi di carburante contribuendo così a ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente, infine le autovetture dotate di run-flat non hanno più bisogno di avere la ruota di scorta nella bauliera e possono utilizzare a pieno le capacità di carico del veicolo.
Ma la tecnologia run-flat è solo la prima delle tante novità. Un questo articolo prenderemo in esame 10 delle più importanti innovazioni tecnologiche che nei prossimi anni saranno di uso quotidiano.
1. Alto e stretto
La Bridgestone ha realizzato un pneumatico 155/70 R19 attualmente utilizzato dalla nuova All-Elettric BMW i3, una city car compatta. Colpisce dimetro del cerchio: 19 pollici, sproporzionato rispetti alla larghezza. Questa dimensione non è stata scelta solo per conferire un look sportivo, i pneumatici più sottili del solito, specialmente se il profilo è lineare, contribuiscono al risparmio di energia. Il vantaggio è duplice, da un lato la maggiore circonferenza sviluppa una percorrenza maggiore a parità di giri/motore, dall’altra la minore larghezza offre minore resistenza all’aria rendendo l’auto ancor più aerodinamica. Bridgestone è il fornitore ufficiale di BMW per i pneumatici della i3.
2. Chip interno
Nel 2016 saranno commercializzati pneumatici Goodyear-Dunlop con chip all’interno della gomma posizionato al centro del battistrada, tale chip sarà in grado di comunicare con la centralina dell’auto trasmettendo, gomma per gomma, tutte le informazioni necessarie per migliorare sicurezza e comfort di guida: efficienza di frenata, condizioni stradali, pressione di gonfiaggio e temperatura, prestazioni in curva, ecc. Gomme-auto.it ha saputo da Goodyear che il debutto tecnico è stato programmato su nuovi modelli dotati della strumentazione adatta per l’elaborazione e la gestione di tali informazioni.
3. Twin Air Chamber
Un altro progetto di Goodyear-Dunlop, attualmente ancora in fase di studio (si prevede che sarà disponibile tra 10 anni) è la realizzazione di pneumatici per i SUV con doppio contenitore d’aria, come se fossero due gomme attaccate insieme, fianco a fianco, due camere d’aria gemelle. I vantaggi di questa soluzione sono multipli, prima di tutto in caso di foratura di una delle due camere si può continuare a viaggiare, anche se a velocità moderata, evitando di sostituire il pneumatico, di conseguenza non è necessario avere la ruota di scorta al seguito (come per i Run Flat). Inoltre l’ampia scanalatura centrale riduce la resistenza al rotolamento e il relativo consumo di carburante. Infine la particolare forma consente di ampliare la larghezza d’appoggio al terreno riducendo al tempo stesso l’area di contatto e ottenendo livelli di sicurezza più elevati.
4. Pneumatici autogonfiabili
I laboratori Goodyear-Dunlop prevedono di poter immettere sul mercato nel medio termine (5-8 anni) pneumatici dotati di Air Maintenance Technology (o AMT), ovvero un sistema elettronico che oltre a rilevare la pressione del pneumatico è in grado anche di adeguarla ai valori precedentemente impostati. Sì, avete capito bene, è in grado di regola la pressione dell’aria gonfiando (o sgonfiando) la gomma in modo che sia sempre in perfetta efficienza. Tutti sappiamo benissimo che l’esatta pressione è condizione indispensabile per ottenere le migliori prestazioni sia come livello di sicurezza, sia per il contenimento dei consumi di carburante, che per l’usura corretta e uniforme del pneumatico stesso. Questa nuova tecnologia verrà applicata inizialmente ai veicoli commerciali, ma si prevede che l’AMT venga presto esteso anche alle autovetture.
5. Pneumatico senza componenti fossili
Falken ha annunciato che nel 2015 immetterà sul mercato l’Enasave 100 un pneumatico realizzato completamente senza l’utilizzo di materiali derivati dai fossili, la gomma sintetica verrà prodotta con sostanze naturali alternative, il carbon black convenzionale con biomassa derivata dal nerofumo, gli oli minerali saranno sostituiti da oli vegetali, dei vecchi componenti verranno usati solo la gomma naturale e la silice. Lo scopo di questo progetto è di ridurre l’inquinamento ambientale, ma non per questo saranno sacrificate le prestazioni che rimarranno in linea con gli ottimi standard della casa giapponese.
6. All-in-One pneumatico e ruota
Bridgestone sta realizzando un tipo di ruota che non ha bisogno del pneumatico, almeno come siamo abituati a concepirlo noi, per la realizzazione è previsto un periodo di circa 3-5 anni. Si tratta di una ruota corredata da in anello di gomma piena che aderisce al fondo stradale, fra la ruota e la gomma sono state sistemate delle lamette flessibili (tipo piccoli raggi, come quelli delle biciclette) che funzionano come molle e ammortizzano le irregolarità del terreno, un tipo di ruota senza pneumatico che, quindi, non ha bisogno di essere gonfiato. L’applicazione di questo progetto alle normali vetture è impensabile, comprometterebbe il comfort di guida. Lo studio è stato realizzato per vetture elettriche monoposto adatte ai piccoli spostamenti cittadini. I materiali utilizzati sono tutti riciclabili e si spera di ottenete il 100% di sostenibilità entro i prossimi 50 anni.
7. Pneumatici fatti con la soia
I ricercatori degli Stati Uniti Innovation Centre di Goodyear Dunlop hanno trovato il modo da produrre i battistrada di pneumatici con olio di soia, che dura fino al 10 per cento in più rispetto alle versioni tradizionali. Se tutti i pneumatici fossero fatti in questo modo, l’uso di materiali derivati dal petrolio potrebbe diminuire drasticamente. Questo progetto è stato realizzato nell’ottica di migliorare la eco-sostenibilità della produzione di pneumatici, ma i risultati ottenuti portano anche altri importanti vantaggi. I composti a base di oli di soia riescono a legare meglio con la silice (componente ormai imprescindibile per qualsiasi tipo di pneumatico) e questa nuova tecnologia aumenterebbe l’efficienza degli impianti aiutando l’azienda a risparmiare energia nei suoi stabilimenti.
8. ContiSilent
Continental ha sviluppato la tecnologia denominata ContiSilent che riduce il rumore prodotto dal pneumatico, all’interno dell’abitacolo si potrebbero percepire fino a 9 dB in meno. Il principio è sorprendentemente semplice, tutti sappiamo che le onde sonore sono provocate dalle vibrazioni, viene quindi inserito un anello di schiuma in poliuterano incollato all’interno del pneumatico in corrispondenza del battistrada, il materiale spugnoso è in grado di assorbire dette vibrazioni riducendo drasticamente la rumorosità. Attualmente tale accorgimento è di serie solo sulle Audi RS6 e RS7 con ContiSportContact 5, anche se potenzialmente potrebbe essere applicato a tutti i tipi di gomma e di veicoli. Continental garantisce che non esiste nessuna interazione con le prestazioni del pneumatico e, per ottenere il miglior risultato, consiglia di utilizzarlo su tutte e 4 le gomme.
9. Pneumatici e fiori di campo
Anche Continental sta sviluppando progetti produttivi meno inquinanti che gli consentano anche di ridurre la dipendenza dai materiali fossili, i loro studi sono orientati ad utilizzare le piante di dente di leone, vegetazione spontanea che attualmente è considerata un’erbaccia infestante molto resistente, ma che opportunamente selezionata può essere coltivata con grande facilità, a prezzi bassi e a qualsiasi latitudine, quindi anche nelle immediate vicinanze dei suoi stabilimenti. Le notizie sono scarse, Continental giustamente non vuole far conoscere le sue carte, si prevede che per la realizzazione definitiva si debba spettare ancora qualche anno (almeno 5) e, come spesso succede in questi casi, quando cala il prezzo del greggio le ricerche vanno sempre un po’ più a rilento. Ma potremmo presto vederli in vendita su gomme-auto.it e nelle reti di gommisti Continental.
10. Pneumatici derivati da olio naturale
Goodyear-Dunlop in collaborazione con la DuPont Industrial Biosciences ha sviluppato un ingrediente chiave per la produzione della gomma sintetica: il Biolsoprene. Si prevede che lo sviluppo di questo materiale, fra circa 10 anni, ridurrà in modo significativo la dipendenza del settore dei pneumatici dai prodotti derivati dal petrolio e contribuirà a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio.