Usura: commerciante denuncia, due uomini arrestati dai Carabinieri

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Reggio Calabria. Due uomini sono stati arrestati dai Carabinieri per usura in concorso. Sarebbero stati loro due, secondo le risultanze delle indagini dei Carabinieri, a rendere la vita impossibile di un commerciante, il quale, dopo aver ottenuto un prestito, sarebbe stato costretto a versare mensilmente interessi usurari. La vicenda ha origine nel gennaio 2015, quando il commerciante, in forti difficoltà economiche, dopo essersi visto rifiutare la concessione di finanziamenti da parte di un istituto di credito, sarebbe stato indirizzato da un amico – Ugo Arturo Fedele, 48enne titolare di un’agenzia di assicurazioni – verso un altro amico – Natale Lembo, 62enne disoccupato – disponibile a prestargli la somma di 12.000 euro.  I due secondo l’accusa, approfittando dello stato di assoggettamento psicologico del commerciante, lo avrebbero indotto a pattuire la corresponsione di interessi usurari pari a 3mila euro mensili. Dopo aver corrisposto le prime due rate di interessi, a causa dell’elevato tasso percentuale, il commerciante non sarebbe riuscito più a rispettare i patti, motivo per il quale le pressioni sarebbero aumentate di mese in mese, fino a che sarebbero sfociate – in uno degli ultimi incontri avvenuti nel luglio 2015 – in una vera e propria aggressione fisica da parte del Lembo che avrebbe provocato al debitore la sub-lussazione della mascella.
L’uomo ha deciso quindi di denunciare il tutto ai Carabinieri di via Aschenez, mettendo in moto l’attività dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia diretta dal capitano Francesco Soricelli tesa ad accertare e riscontrare minuziosamente il racconto della presunta vittima, fino a giungere, al termine dell’ultimo incontro avvenuto il 30 settembre scorso all’esterno di un bar di Viale Calabria – alla presenza sia del Lembo che del Fedele – all’arresto dei due, per il reato di usura in concorso (art. 644 del codice penale). Complessivamente, il commerciante, in soli 9 mesi, da gennaio a settembre, avrebbe maturato un debito pari ad euro 27.000 a fronte di 12.000 di capitale.
Lembo e Fedele, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Arghillà a disposizione dell’autorità giudiziaria reggina. Al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi venerdì pomeriggio, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato gli arresti eseguiti dalla Polizia Giudiziaria, confermando la misura cautelare della custodia in carcere nei loro confronti.

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