‘Ndrangheta. Operazione Replica bis: 10 arresti dei Carabiniei per la cosca Iamonte di Melito Porto Salvo

Gazzelle dei Carabinieri

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Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria – rende noto un comunicato stampa dell’Arma – con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 01.10.2015 dal Giudice delle Indagini Preliminari di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di dieci indagati, ritenuti presunti appartenenti alla ‘ndrangheta nella sua articolazione locale denominata “cosca Iamonte“, per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso (NOMI COMPLETI RIMOSSI PER OBLIO):

  1. F.P., 59enne nato a Melito Porto Salvo;
  2. G.G., 52enne nato a Melito Porto Salvo;
  3. I.F. alias OMISSIS PER OBLIO, 35enne nato a Melito Porto Salvo;
  4. I.N., 34enne nato a Reggio Calabria;
  5. M.C., 62enne nato a Melito Porto Salvo;
  6. M.C. alias OMISSIS PER OBLIO, 28enne nato a Melito Porto Salvo;
  7. M.A., 40enne nato a Melito Porto Salvo;
  8. T.G., 33enne nato a Reggio Calabria;
  9. T.G. alias OMISSIS PER OBLIO, 36enne nato a Melito Porto Salvo;
  10. V.P., 36enne nato a Melito Porto Salvo.

L’odierna misura cautelare promana dalla sentenza di condanna emessa il 27.01.2015 dal GUP in sede di giudizio abbreviato, che ha imposto la rivisitazione dei precedenti giudizi di annullamento delle misure cautelari del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria o, in un caso, di rigetto della richiesta di misura cautelare del pm da parte del gip in ordine alla gravità indiziaria.
L’attività trae origine dalle indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria convenzionalmente denominate “Ada”, “Sipario” e “Replica” nei confronti della cosca Iamonte, egemone nel territorio della municipalità di Melito Porto Salvo. Le indagini susseguitesi, corroborate dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia OMISSIS PER OBLIO (indagine “Sipario”) hanno consentito di definire l’origine e l’organigramma della cosca di ‘ndrangheta Iamonte e di far piena luce sulle attività criminali poste in essere dall’associazione, con particolare riferimento al traffico di armi e sostanze stupefacenti ed alla commistione tra amministratori locali e imprenditori affiliati alla cosca, grazie alla quale gli Iamonte sarebbero riusciti a condizionare gare d’appalto bandite dai comuni del basso ionio.

In particolare:

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