Reggio Calabria. Nella prima nottata di martedì 6 ottobre 2015, durante un servizio perlustrativo nei pressi di Monsoreto, nel vibonese, una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Serrata ha notato un furgoncino Volkwagen Transporter con targa svizzera parcheggiato in una zona impervia tra due blocchi di casolari. I Carabinieri, nell’accingersi a controllarlo, hanno notato due individui, lanciarsi letteralmente nell’adiacente e fitta boscaglia col palese intento di sottrarsi all’imminente controllo di polizia. Pertanto i militari si sono lanciati all’inseguimento, chiedendo l’ausilio delle altre pattuglie della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, diretta dal capitano Francesco Cinnirella. I Carabinieri da subito hanno perquisito il mezzo, rinvenendo a bordo 161 Kg circa di sostanza stupefacente del tipo cannabis indica (marijuana) stivata nei sedili retrostanti e suddivisa in 15 sacchi di juta stracolmi e dal peso cadauno di circa 11/12 kg. Da quel momento è iniziata una vera e propria caccia all’uomo che si è estrinsecata in battute, rastrellamenti e ispezioni-perquisizioni domiciliari volte a rintracciare i fuggiaschi.
Le ricerche coordinate dal Comando della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, con il fondamentale supporto dei Cacciatori del GOC di Vibo Valentia e l’ausilio dei colleghi della confinante Compagnia di Serra S. Bruno ha avuto un positivo riscontro alle prime ore del mattino, allorquando grazie all’immediata attività info-investigativa, gli uomini della Benemerita sono riusciti a localizzare un appartamento sito in via Palestro di Laureana di Borrello dove hanno rintracciato e tratto in arresto Raffaele Demasi, di 57 anni.
L’uomo, che al momento della cattura si trovava in compagnia di una donna rumena, è stata arrestato per i reati previsti e puniti dagli artt. 73 co. 01, 01 bis e 80 nr. 02 D.P.R. nr. 309/90 (coltivazione, produzione, detenzione ai fini di spaccio e trasporto di ingente quantitativo di sostanza stupefacente).
La marijuana è stata sequestrata per la successiva campionatura e distruzione.
Nella masseria dell’uomo, sita in Contrada Misimizzi del comune di San Pietro di Caridà, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato quelli che sono apparsi a un primo esame i probabili “strumenti” per produrre e successivamente confezionare una piantagione estesa. L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, così come disposto dal pm di turno. Le ulteriori indagini in corso da parte degli inquirenti adesso sono volte alla ricerca di eventuali complici in quella che è apparsa agli investigatori come la fase di uno scambio/smercio di droga all’ingrosso che sarebbe dovuta avvenire indisturbata nottetempo in un territorio cerniera tra la provincia reggina e quella vibonese.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more