Santo Stefano in Aspromonte (Reggio Calabria). Favorita da una serata autunnale dalla temperatura mite, la prima Sagra del Cinghiale organizzata in piazza “D. Romeo” a Santo Stefano in Aspromonte dall’amministrazione comunale con la collaborazione del Gal Batir, della consulta giovanile e numerosi partner tecnici, lo scorso sabato 17 ottobre 2015, non ha tradito le aspettative delle quasi tremila persone – abitanti, provenienti dai vicini territori e da altre zone della provincia reggina- che hanno risposto all’iniziativa. La manifestazione si è realizzata in un contesto di allegria e voglia di divertirsi e con la consapevolezza che questa sagra può e deve migliorare negli anni a venire affinché possa diventare un punto di riferimento per i buongustai. Una bella serata casereccia durante la quale i partecipanti, comodamente seduti nei tavoli preparati nella piazza principale del paese, hanno degustato un menù, ad un modico prezzo, comprendente maccheroni al sugo di cinghiale, cinghiale in umido con polenta, salsiccia di cinghiale brasata, salumi di suino nero, polpette, vino e pane. Prelibatezze a base di cinghiale – cacciato nei boschi del territorio in cui questi animali sono frequenti – cucinate da cuochi esperti secondo la tradizione gastronomica locale, per attutire il sapore forte e selvaggio della sua carne pregiata e accompagnate dall’ottimo vino di una famosa azienda vinicola reggina. Tantissimi gli attestati di stima e i complimenti ricevuti per l’organizzazione curata nei minimi dettagli e per le specialità gastronomiche che nei diversi stand venivano proposte, la musica etno-folk suonata e cantata dai Tarantajonia – apprezzatissima anche dal folto pubblico giovanile presente che ha ballato fino a tarda notte – ed i momenti di svago che diversi artisti di strada hanno regalato ai partecipanti di tutte le età. Un successo che premia l’impegno dei soggetti coinvolti nella preparazione ed il lavoro della cittadinanza che ha contribuito, con spirito aggregativo, alla realizzazione di una manifestazione che ha esaltato non solo il patrimonio enogastronomico locale ma anche l’accoglienza e la cordialità tipica degli stefaniti.
«Un grande risultato – ha dichiarato il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte a conclusione dell’evento – frutto dell’impegno costante che come amministrazione dedichiamo ai nostri cittadini. La splendida serata di sabato – rimarca il primo cittadino – ci indica che siamo sulla strada giusta. La nostra azione da questo momento sarà quella di istituzionalizzare tutti gli eventi realizzati in questi mesi autunnali – sagra della gastronomia locale a Mannoli, sagra dei funghi a Gambarie e sagra del cinghiale a Santo Stefano- migliorandoli e perfezionandoli in modo da farli diventare esemplificativi per tutti gli amanti della buona cucina e del divertimento. Siamo orgogliosi di aver mostrato la vera faccia del nostro paese, che si caratterizza non solo per la serenità e la civiltà dei suoi abitanti ma anche per la loro cordialità e la loro disponibilità e dell’intero Aspromonte. È proprio con la nostra attività che vogliamo contribuire allo sviluppo della nostra splendida montagna, una montagna da amare!».
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