Reggio Calabria. “Alla nostra età, con la nostra bellezza” è la seconda esperienza editoriale di Daria Colombo, giornalista, attivista politica, promotrice e curatrice di numerose rassegne musicali e culturali, nonché coautrice della trasmissione “Lezioni d’Autore”.
Una storia “tridimensionale” che può essere letta soffermandosi sul tema principale, ovvero l’analisi e lo sviluppo dell’amicizia tra due diversissime donne; sul singolo percorso di “crescita” e maturazione di ciascuna, o sullo sfondo del contesto politico e sociale che incornicia la storia, senza però assumere in alcun modo connotazioni di parte.
Il portato delle esperienze femminili giornaliere, l’amore, il matrimonio, la delusione, il tradimento… che induce spontaneamente il lettore a confrontare le due differenti personalità come “prodotto” di due diversi, e per certi versi opposti, contesti di provenienza.
Le modalità di approccio ed analisi delle ordinarie vicende della vita che avvicinano e allontanano queste due “sorelle” nella loro percorso di crescita: un incontro banale, all’università, fa incontrare le vite di Alberta e Lisa. Come due facce della stessa medaglia le due donne intraprendono insieme un cammino che le porterà, nell’arco di 15 anni, a confrontarsi ed a sostenersi emotivamente attraverso la riscoperta dei valori basilari che vengono sottesi in modo semplice e paradossalmente diretto.
L’approccio agli elementi positivi, l’amore, il matrimonio… vissuti con un entusiasmo al limite dell’ingenuità, cela comunque un bagaglio di riflessioni e complessità che abbraccia tutto il percorso che porterà allo sviluppo delle personalità. Così come, gli elementi negativi, delusione e tradimento, sono comunque connotati in maniera decisa dalla speranza che si materializza, magicamente, nelle pagine successive.
Sebbene le posizioni di Lisa ed Alberta siano, al principio, molto distanti, tanto per estrazione sociale, rappresentazione caratteriale, quanto per vissuto e prospettive, alla fine arriveranno entrambe alla stessa conclusione.
È interessante notare anche un aspetto che può passare inosservato quale la contestualizzazione della figura della donna nella società, nella vita sociale e politica, in quanto il racconto è collocato temporalmente in un periodo di storia del nostro paese che è stato tra i più impegnativi e controversi.
Scorrevole nella lettura e molto diretto nella rappresentazione della vita reale, il racconto può essere letto anche in modo “cromatico”: partendo infatti dalle nitide posizioni “bianco/nero” della giovinezza, fino al raggiungimento della maturità con l’accettazione dei mille compromessi che ti tramutano in “sfumature di grigio” laddove, però, l’unica luce che riesce a dare sapore a questo mondo bicolore è il “rosa acceso” della vera amicizia.
Monica Bolignano