Reggio Calabria. Possiamo stare tranquilli, Matteo Renzi ha “garantito” che non appena arriveranno le prime stime dei danni del maltempo nella provincia di Reggio Calabria, lui dichiarerà lo stato di emergenza, il prima possibile. A svelare la garanzia del premier è stato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, al termine del vertice tenuto in prefettura a Reggio Calabria alla presenza del sottosegretario Marco Minniti, del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, del presidente della giunta regionale della Calabria Mario Oliverio e di tutte le altre autorità provinciali.
“Siamo disponibili a tutte le procedure anche le più accelerate – ha detto Delrio – come abbiamo già fatto in Sicilia con la protezione civile con un’ottima collaborazione con le prefetture per garantire massima celerità e legalità negli appalti che vengono fatti. Abbiamo in animo di continuare la ricognizione per la stima dei danni, poi il presidente della regione inoltrerà con la protezione civile regionale alla protezione civile nazionale la stima dei danni, e sulla base di quella il presidente del Consiglio ha già garantito che proclamerà lo stato di emergenza il prima possibile, appena arrivano le stime necessarie”.
Delrio, probabilmente solo per un eccesso di zelo, guai a pensare che volesse indicare un testimone che garantisse la garanzia ricevuta, ha aggiunto pure che: “Abbiamo sentito il presidente sia io che Minniti, ci ha garantito questa cosa”.
Insomma, Graziano e Marco, state sereni che lo stato di emergenza sarà dichiarato, se lo dice Matteo.
“Lì – ha aggiunto ancora il ministro – verrà fatta la stima dei danni, la prima dichiarazione dello stato di emergenza, poi ci sarà una seconda fase come in tutte le crisi di questo tipo, c’è una prima fase emergenziale e poi c’è una seconda fase con la stima più strutturata dei danni che invece – ha concluso Delrio – seguirà un corso più normale”.
I numeri della ricostruzione:
“Abbiamo 750 metri di linea ferroviaria completamente interrotta, lavoreremo 24 ore al giorno – ha detto Delrio – su turni costanti, abbiamo 250 uomini impegnati in questa operazione, per ripristinare al massimo entro 10 giorni la linea ferroviaria”. “Abbiamo fatto – ha proseguito il ministro Delrio – il punto sulla situazione dell’emergenza. E’ stato fatto rilevare come in queste prime ore sia stato davvero encomiabile lo sforzo di tanti sindaci, delle forze dell’ordine coordinate ottimamente dal prefetto, e lo sforzo di tutti i volontari di protezione civile sia nazionale che regionale”. “Abbiamo parlato – ha spiegato Delrio – delle principali questioni ancora aperte, problemi di collegamento, ripristino di interruzione elle infrastrutture principali e di quelle secondarie. abbiamo fatto un piano di lavoro che riguarda intanto l’emergenza, il soccorso e l’assistenza alle persone prima di tutto, poi il tema del ripristino dei servizi essenziali, come acqua e luce, e il ripristino delle infrastrutture primarie, tra tutti in primis la linea ferroviaria”.
In 20 giorni sarà ripristinata anche la SS 106. “Abbiamo 4 punti critici sulla jonica – ha riepilogato Delrio – due sono in fase di risoluzione nell’arco delle prime 48 ore, gli altre due sono più complessi, l’interruzione dove la strada statale è stata mangiata in parallelo alla strada ferrata richiederà una ventina di giorni di lavoro molto molto intenso, l’altro viadotto nella zona di Caulonia invece richiederà una perizia prima di essere demolito perché quello è un punto in cui si necessitano ulteriori approfondimenti quindi – ha concluso il ministro – non siamo in grado di stabilire oggi quando la viabilità verrà ripristinata su quel punto.
Fabio Papalia
photo Domenico Notaro