Reggio Calabria. In occasione dello sciopero generale della scuola proclamato dai sindacati di base, oggi gli studenti hanno manifestato a Reggio Calabria. «Soldi alla scuola, non alla guerra», «ritiro immediato dei tagli»: questi gli slogan della protesta lanciata dal Fronte della Gioventù Comunista. Bersaglio degli studenti sono infatti i tagli all’istruzione previsti nel ddl stabilità: «Il Governo vuole tagliare altri 660 milioni alla scuola e all’università nei prossimi tre anni, come se gli oltre 20 miliardi tagliati dal 2008 non abbiano già ridotto in ginocchio la scuola pubblica.» – ha affermato Fioranna Fontana, studente del Liceo Classico “T. Campanella” e responsabile locale del FGC: «Mentre ci raccontano che i soldi non ci sono, si regalano 27 milioni alle scuole private, si spendono 34 milioni per il nuovo quartier generale della Nato a Bruxelles e l’Italia continua a investire in spese militari, basta vedere il programma FREMM che ci costerà più di 2 miliardi da quest’anno al 2019. I soldi per l’istruzione ci sono, è solo questione di scelte.»
Nel mirino anche la riforma della scuola approvata la scorsa estate: «Una riforma che consegna le scuole nelle mani dei privati e gli studenti alle aziende tramite l’alternanza scuola-lavoro. Vogliamo una scuola realmente gratuita e accessibile a tutti, in cui i libri di testo, i contributi scolastici, le spese chieste alle famiglie, non siano più un ostacolo al diritto allo studio. Per gli studenti in alternanza chiediamo che sia riconosciuta una giusta retribuzione per le ore passate a lavorare in azienda e che sia fissato un orario di lavoro, per impedire che i tirocini si riducano alla semplice manodopera a basso costo per le aziende.»