Reggio Calabria. Si è conclusa ieri “Storie di Bergamotto”, la due giorni di convegni organizzata dal Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria e dal Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Due giorni di convegni tenuti nell’aula seminari di Agraria, in località Feo di Vito, durante i quali è stato possibile fare il punto sullo stato dell’arte del bergamontto, l’agrume “poliedrico” la cui produzione mondiale è concentrata lungo i 70 km della costa reggina, da Villa San Giovanni a Gioiosa Jonica. Al tavolo dei relatori si sono alternati medici specialisti di fama internazionale che hanno affrontato i suoi aspetti medico-salutistici; esperti del settore che hanno analizzato le proprietà agronomiche, farmacologiche e gastronomiche.
Al termine del convegno della seconda giornata, si è tenuta la conferenza stampa di chiusura della manifestazione. Il direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Zimbalatti, ha ripercorso brevemente il successo della due giorni. Quella del bergamotto, soprattutto alla luce di quanto emerso a Feo di Vito, si conferma una coltura importantissima per la provincia di Reggio Calabria. L’iniziativa è stata sostenuta a Expo 2015 dalla Regione Calabria, e facendo le debite proporzioni anche questa due giorni ha ottenuto un successo di numeri: circa 700 presenze ai due eventi seminariali e alla manifestazione di degustazioni di prodotti che utilizzano il bergamotto. Quanto alle prospettive, le parole chiave di Zimbalatti sono “aggregazione e rete”. “E’ l’unico modo – ha spiegato il direttore del Dipartimento – per far propri tutti i “frutti” socio-economici del bergamotto. C’è però anche una terza parola d’ordine da non tralasciare, la filiera. “Va data molta importanza alla parte agricola – ha ammonito Zimbalatti – ricordiamoci che il bergamotto giustamente non è più considerato un prodotto industriale (fino al 2008 per il ministero il bergamotto era un prodotto industriale e non agricolo nda) ma una coltura agricola”.
Le parole di Zimbalatti hanno trovato sponda nei due rappresentati delle categorie agricole, Pietro Molinari presidente di Coldiretti Calabria e Giuseppe Barbaro, portavoce di Confagricoltura Calabria e Filippo Pecora di Copagri.
“La filiera dev’essere sempre più corta – ha suggerito Molinari – per rafforzare scelte coerenti e coraggiose”. Infatti c’è da aumentare il suolo agricolo destinato al frutto, una maggiore remunerazione può determinare un aumento degli attuali ettari dedicati alla coltivazione. Dagli anni d’oro in cui si contavano circa 4 mila ettari, oggi siamo scesi a 1300 ettari. Per Barbaro serve un marketing territoriale molto forte, per uno dei pochi frutti che può rappresentare un territorio, “coltivando” anche un’ottima reputazione sui mercati. “A partire – ha proposto Barbaro – proprio dalla città di Reggio Calabria, dove non è presente una pianta di bergamotto”.
E se per Filippo Pecora l’obiettivo di 4000 ettari di coltivazione probabilmente non è più realisticamente raggiungibile a causa dell’espansione urbanistica, si può e si deve invece recuperare il ritardo della Regione Calabria nel Psr, perché si sono già persi 2 anni di tempo e ancora non si vede traccia di un cambio di rotta.
Chi invece si muove attivamente su tutti i fronti possibili per promuovere il bergamotto è Ezio Pizzi, presidente di Unionberg, il consorzio del bergamotto nato nel 2004 dalle ceneri di decenni di gestioni commissariali. Dal vecchio consorzio che operava in regime di monopolio obbligatorio, il nuovo consorzio si basa sulla partecipazione volontaria dei produttori, e sono ben 486 le aziende agricole che hanno aderito, per un “peso” di mille ettari sui 1300 ettari totali di produzione. Il dop (denominazione di origine protetta) ad oggi è riconosciuto solo all’olio essenziale, che rappresenta il lato della lavorazione “industriale” del bergamotto, il cui marchio è tutelato dal Consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria.
Unionberg, ha annunciato Pizzi, si sta adoperando per ottenere anche il Dop del frutto. Succhi di bergamotto, dolci, proprietà benefiche per la salute: finalmente Reggio Calabria potrà scrollarsi di dosso altri “marchi infamanti” e fregiarsi del frutto ormai sempre più universalmente considerato “speciale”.
Fabio Papalia