Reggio Calabria. Conferenza stampa dalle emozioni forti quella vissuta oggi nella sala conferenze del PalaCalafiore. Presenti di fronte ai microfoni e alle telecamere lo staff tecnico e quello dirigenziale, rappresentato dal patron Giancesare Muscolino, il g.m. Gaetano Condello, il Presidente Giusva Branca, l’allenatore Giovanni Benedetto coi suoi vice Massimo Bianchi e Domenico Bolignano, più la new entry Kim Hughes.
E’ proprio la presenza di quest’ultimo, a dir la verità già largamente supposta, la vera novità della giornata. L’ex campione neroarancio infatti entra a far parte dello staff del team reggino, non potendo però sedere in panchina per problemi di tesseramento si occuperà degli allenamenti personalizzati di ogni singolo atleta e durante le partite seguirà le evoluzioni delle stesse a bordo campo ma non assieme allo staff.
E’ il Presidente Branca a prendere la parola per primo: ” Come già dichiarato dalla proprietà e dallo staff siamo qui ad affermare di aver commesso degli errori, ma è evidente il nostro impegno per correggere il tutto e rimettere la squadra sui binari. Ed è proprio per questo che oggi siamo nuovamente in compagnia di coach Benedetto, anche alla luce della prova messa in campo dalla squadra senza la sua presenza in panchina. Sollevarlo dall’incarico, cosa fatta tra l’altro a malincuore, non ha sortito alcun effetto nè sul piano di gioco nè sul piano dell’approccio. Saranno fatte verifiche e cambiamenti a 360° gradi, frutto di queste è stato il richiamo alle “armi” del coach, per portare avanti quel progetto triennale in cui crediamo tantissimo. Scelta fatta non per bisogno, ma per voglia. Il g.m. Condello era infatti a Milano a svolgere dei colloqui con Fabrizio Frates, che si era dichiarato disponibilissimo a sposare la causa neroarancio”.
A prender parola è ora il patron Muscolino: ” Errori ne sono stati fatti tanti, io mi faccio carico di aver fatto quelli più grossi. Ma il progetto, lungo, va avanti. Ed è proprio in funzione di questo progetto che siamo qui nuovamente con il coach Benedetto, che incarna esattamente lo spirito che si chiede a chi deve lavorare con noi. La Viola non è solo una squadra di basket, è un modo di vivere. Ed è nel Dna di quelli che tengono a questi colori. Mi chiedevano se un giorno avrei spostato la squadra a Gioia! Macchè, la Viola è di Reggio Calabria e Reggio Calabria è la Viola. Io da oggi sarò molto più presente nell’ambiente, anche in considerazione delle lunghe chiacchierate che mi hanno fatto conoscere problematiche a me sino ad ora sconosciute.”
Coach Giovanni Benedetto, con un volto che descrivere è impossibile ( un misto fra rabbia, determinazione e tenacia) si rivolge alla stampa: ” Credo che il mio non sia esattamente un ritorno, non me ne sono mai andato. Facciamo che sono andato via 36 ore perchè avevo da fare. Oggi non è una ripartenza, è invece un nuovo inizio. Abbiamo quattro punti in classifica, e da questi dobbiamo ripartire. Errori ne abbiamo fatti tanti, nessuno escluso. Come uscirne? Lavorando assieme, tutti verso un obiettivo, da vero staff. L’amalgama è importante, ma si ricordi che l’ultima parola spetta sempre al capo allenatore. Chi metterà i bastoni fra le ruote a ciò verrà epurato. Che faccia parte dello staff o del roster chiunque deve dimostrare dedizione alla causa, altrimenti le porte sono aperte. In uscita eh, perchè in entrata invece le porte saranno accostate, in modo da fare entrare solamente chi crede in questo progetto e chi ha voglia di lottare per ciò. Non sono tornato per raccogliere fischi e insulti della mia gente, sono tornato perchè credo nel progetto, mio e di altre persone perbene che amano questi colori. Ricordiamoci che il nostro è un progetto triennale, fatto di uno step alla volta. Lasciamo il tempo allo staff e alla dirigenza di lavorare. Anche se tempo ne è passato tanto, anche troppo, ma siamo ancora in tempo per apportare le modifiche giuste, che riguarderanno tutti quanti, assieme alle valutazioni giornaliere. Questa mattina ho chiesto al mio management di poter essere affiancato da Kim Hughes. Non ho bisogno di un tutor, ma il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutti quelli che hanno il dna neroarancio, che amano questa maglia. E Hughes ce l’ha, come tutti sappiamo. Purtroppo non potrà sedere in panchina per problemi di tesseramento, ma seguirà gli atleti personalmente nel loro processo evolutivo giornaliero, e durante le partite si siederà dietro di noi, come fa già dall’inizio dell’anno Domenico Bolignano”.
Alla fine della conferenza numerose domande della stampa rivolte al coach, riguardanti soprattutto il profilo tecnico\tattico, i problemi della squadra e l’inserimento di Hughes : ” Il nostro problema principale, non si può negare, è stato l’approccio difensivo. Abbiamo iniziato bene, poi s’è rotto qualcosa. Dire che questa squadra difende “poco” è un complimento, sicuramente si tenderà a migliorare questo aspetto. Anche offensivamente bisogna migliorare qualcosa, molte volte troviamo soluzioni forzate per troppa fretta o testardaggine. Verranno fatte comunque delle valutazioni tecniche, incontrerò la squadra e verificherò alcune situazioni. Non mi sento tradito dalla squadra comunque, il team ha iniziato un percorso in cui ha trovato difficoltà oggettive per perseguirlo, e qualcuno ha fatto finta di non vederlo. Abbiamo il problema di non avere due americani che fanno la differenza, chi per problemi fisici chi per problemi di inserimento. E’ dura trovare un sostituto pronto, anche a gettone”.
Chiude Kim Hughes: ” Questa squadra non mi sembra affatto male, c’è qualche problema di amalgama e di difesa, ma tutto si può aggiustare e sono fiducioso”.
Dopo questa conferenza sono ripresi gli allenamenti della squadra, alla luce dell’impegno di domenica in trasferta contro CasalPusterlengo. Sarà interessante valutare tutto ciò che avverrà in settimana, con la squadra che di certo dovrà dare un’importante risposta caratteriale a tutto l’ambiente.
William D’Alessandro