Antimafia. Riferimenti: «Non può essere gestione di potere»

Riferimenti coordinamento nazionale antimafia

Riferimenti coordinamento nazionale antimafia, il logo

Reggio Calabria. In queste ore, a seguito di quanto è accaduto nell’associazione Libera, credo che chi si è speso in nome dell’antimafia non possa stare alla finestra ma sia dovere di ciascuno apportare alla causa il proprio modesto contributo. C’è troppo silenzio e non va bene. Senza voler entrare nel merito delle questioni che non conosciamo, e senza permetterci di giudicare, riteniamo però di dover esprimere la nostra opinione che è la seguente: l’antimafia non può essere gestione di potere; l’antimafia non può diventare un’accozzaglia di sigle senza volto, contenitori, a loro volta di centinaia di migliaia di tessere; l’antimafia non può annoverare al proprio interno pezzi di partiti politici… e soprattutto non può farsi azienda né esercizio commerciale… gestendo milioni di euro e patrimoni immobiliari. Ci dev’essere un distinguo, altrimenti la confusione è inevitabile. L’antimafia deve essere l’alter ego del potere e della politica. L’antimafia deve essere composta al proprio interno da nomi e cognomi riconoscibili per non costituire un pentolone stracolmo di frattaglie, difficilmente gestibile e controllabile. A mio modesto avviso, bisognerebbe diversificare le attività senza mitizzare alcunché. L’antimafia merita il volto della gente in buona fede che c’è e si adopera,il sorriso dei giovani che non meritano di essere traditi… L’antimafia come sempre ho sostenuto è un sentimento che nulla ha da spartire né col potere né con il business, né tanto meno con la politica. Il resto… che si chiami diversamente… L’antimafia sentimento non può dare adito ad equivoci, non se lo può permettere perché ha a che fare col sangue e con la morte.

Adriana Musella
Presidente Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti”

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