Reggio Calabria. A seguito di indagini effettuate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Calabria” ha dato oggi esecuzione ad una ordinanza, con cui è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un trentaduenne disoccupato del luogo, il quale è stato ritenuto gravemente indiziato per reati di detenzione e divulgazione di materiale pornografico, realizzato mediante l’utilizzo di minori di diciotto anni, che avrebbe poi inserito in rete mediante il software peer to peer denominato “eMule”, consentendone la condivisione da parte di altri utenti del web.
Presso il domicilio dell’indagato era infatti già stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico che, analizzato dagli investigatori, aveva consentito di ottenere elementi di riscontro sull’acquisizione e successiva divulgazione di video con preadolescenti vittime di abusi sessuali, accertando, altresì, l’esistenza di apposite “cartelle”, create scientemente dall’arrestato, per classificare le diverse tipologie di immagini e/o video conservati, quantificate in oltre diecimila file.
Non vengono esclusi la presenza di altri video o immagini relativi ad abusi su minorenni che nel frattempo l’arrestato potrebbe essersi procurato nel proseguire la sua attività criminosa, oggi interrotta dall’operazione di polizia, che assume una particolare valenza sociale in funzione preventiva e di tutela dei minori. Prosegue, dunque, incessante l’impegno della Polizia di Stato nelle attività di prevenzione e contrasto al grave fenomeno criminale della pedopornografia on line. In tale ottica, al fine di sensibilizzare tutti gli internauti e prevenire simili reati, la Polizia Postale raccomanda di prestare attenzione ai contenuti scaricati tramite programmi come E-mule, ovvero software che permettono agli utenti di collegarsi ad una rete denominata peer to peer, come Edonkey, che consente la condivisione e contestualmente la divulgazione del materiale ivi contenuto.
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