Processo Breakfast. Colpo di scena in aula: l’avvocato di Chiara Rizzo minaccia di rinunciare alla difesa

Candido Bonaventura

Reggio Calabria. Colpo di scena dell’avvocato Bonaventura Candido (nella foto) oggi in aula durante l’udienza del processo Breakfast, il legale minaccia di rinunciare alla difesa. Il processo, scaturito dall’omonima operazione della Dia, si sta celebrando dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria, e vede imputati l’ex ministro Claudio Scajola, Chiara Rizzo (la moglie dell’ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, latitante a Dubai dopo la condanna definitiva a tre anni per concorso esterno in associazione mafiosa), Mariagrazia Fiordalisi, segretaria di Matacena, e Martino Politi, uomo di fiducia dell’ex armatore. Scajola, in particolare, è accusato di procurata inosservanza di pena in favore di Matacena, Chiara Rizzo è accusata anche di intestazione fittizia di beni.
Nel corso dell’udienza odierna è stato sentito per oltre sei ore il luogotenente della Dia Antonio Condello, per il controesame dei difensori. In particolare l’udienza ha riguardato il sistema di società che avrebbero fatto capo direttamente o indirettamente a Matacena e sua moglie. Nel corso della deposizione del teste, l’avvocato Bonaventura Candido ha adombrato, pur senza formulare ufficialmente l’eccezione, la presunta inutilizzabilità di una parte dei documenti dell’accusa, circa 100 faldoni e altre carte, sequestrati mesi fa a Genova e poi inviati a Reggio Calabria. Secondo il legale non sarebbe stato elencato in maniera dettagliata tutto ciò che è stato sequestrato, e ai documenti inviati a Reggio non sarebbero stati apposti i sigilli, il che li renderebbe inutilizzabili quale fonte di prova. A questo punto il pm Giuseppe Lombardo ha chiesto al Tribunale la trasmissione degli atti, per verificare quanto fatto emergere dall’avvocato. Alla richiesta del pm, l’avvocato ha minacciato di rinunciare alla difesa di Chiara Rizzo e ha chiesto un rinvio al Tribunale per consentire alla donna di nominare un altro difensore. Il Tribunale non ha concesso il rinvio ed anzi ha consentito al difensore di ultimare il controesame del teste. Successivamente, dopo una breve interruzione, e di concerto con le parti, il Tribunale ha rinviato l’udienza al prossimo lunedì 21 dicembre.

Fabio Papalia

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