Reggio Calabria. Santi Zappalà ha lasciato il carcere di Tolmezzo, dove era ristretto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’operazione Reale 6. L’ex consigliere regionale ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il gip ha accolto l’istanza dei difensori, gli avvocati Domenico e Andrea Alvaro e Francesco Albanese, i quali hanno sostenuto che le esigenze cautelari, ormai scemate, possano essere ugualmente salvaguardate da una misura meno afflittiva della custodia in carcere.
La Corte di Cassazione lo scorso 30 novembre ha accolto il ricorso dei legali di Zappalà proprio sulle esigenze cautelari. Senza attendere il giudizio di rinvio, che avrebbe comportato altri mesi di carcere per Zappalà, i difensori hanno quindi deciso di chiedere allo stesso gip una nuova valutazione delle esigenze cautelari, avvalorando la richiesta sia alla luce degli 8 mesi già trascorsi in custodia cautelare, sia alla luce della pronuncia della Cassazione, nonché alla luce della chiusura delle indagini preliminari e della connessione con la vicenda trattata nell’ambito dell’operazione Reale 3, a causa della quale l’ex sindaco di Bagnara ha già trascorso una lunga custodia cautelare. Il gip ha accolto la richiesta dei difensori e ieri pomeriggio Zappalà è uscito dal carcere di Tolmezzo. L’ex politico affronterà in regime di arresti domiciliari il processo, che inizierà il prossimo 18 gennaio dinnanzi al gup Adriana Trapani.
Fabio Papalia